Il mio Elefantentreffen 2013 presso Solla (Thurmansbang) nel Bayerischer Wald (bosco Bavarese ) organizzato dalla BVDM (Bundesverband der Motorradfahrer)
“Perché faccio un raduno come questo?”, mi sono chiesto appena partito.
Riassumo la risposta in due parole :” Non è un Raduno”.
C'è una marea di autostrada (sono ritornato da poche ore, ma ci ritornerei subito),
c'è un vento gelido che ti sferza, il senso di solitudine delle autostrade ( ho rimediato con una mascotte volontaria (foto barbie) ,
c'è la grandiosità dei monti e dei paesaggi innevati (pochi quest'anno) , il sapere che quando sarai arrivato sei in una grande famiglia ,gente da tutti i paesi con cui, indipendentemente dalla marca, mezzo a due /tre ruote che hai , fai subito amicizia .
Ci si aiuta a vicenda, scambiandoci pareri, consigli, bevande d'ogni tipo e questo mi riscalda.
I pensieri volano , fantastico su cosa farò e proseguo sempre più determinato ,fino al cartello con scritto "ELEFANTENTREFFEN" , che da solo ti ripaga per il lungo viaggio.
Sembra ieri ma anche l'anno scorso … io ero qui , e vai .
Arrivi e organizzi il trasporto bagagli fino al punto in cui intendi aprire la tenda e recuperi dal contadino vicino una balla di fieno. I tentativi di far partire il fuoco ,l'odore della legna bagnata che brucia male ,il vento che cambia spesso direzione e il fumo che ti fa lacrimare gli occhi. Saltano fuori salsicce e pezzi di maialino e il bivacco diventa ricettacolo di altri biker arrivati più tardi, con cui condividiamo il fuoco .
Le sirene antiaeree che rimbombano nella buca e richiamano continue risposte da altre sirene ,pare una gara a chi riesce a farla suonare più forte o con un latrato differente, frapponendo la mano presso il foro d'uscita del suono.
Due polacchi fanno a gara a portare la loro jap fuori giri ripetutamente, fino a che il motore non inizia a tirare colpi tipo petardi. Altri tirano mortaretti d'ogni genere: non è un raduno, pare l'ultimo dell'anno. In buca si circola senza casco, senza targa , senza telaio( blocchi motore portati a struscio su degli sci improvvisati,fatti girare con scarichi a tubo dritto a manetta fino alla morte). C'è gente che prepara veicoli fantasiosi solo per questo raduno ,tipo la moto con relativo cassone, fatto come una biga romana motorizzata con sopra 6 barbuti.
Gli Imbiss (punto di ristoro per chi non si porta niente da casa) sfornano Bratwurstel ,Leberkaese ed altro con il relativo Semmelbrotchen(panino) farcito di senape, che emanano nell'aria un odorino delizioso : sarà l'aria, sarà il posto là la roba è più buona. Di birra non ne parliamo ce n'è a fiumi. Il bagno … un lungo pezzo di grondaia in cui tutti orinano , altro che latrina dei film di guerra.
La nebbiolina scende sulla valle, si vedono solo gli innumerevoli fuochi dei bivacchi, il buio è totale, si sentono voci di ogni paese, risate grasse, rutti e sirene .In lontananza una chitarra suona alcuni brani anche italiani cantati da degli ubriachi stonati . Di tanto in tanto viene acceso un razzo o un bengala e la buca pare illuminarsi, come se il sole sorgesse e insieme tramontasse velocemente con una luce rossa che per un tratto illumina le nostre facce un po stanche, un po allegre e quest'anno anche bagnate:
ebbene sì, quest'anno il treffen va ribattezzato fanghen elefanten .
Cavoli, ma perché non nevica come si deve?! la neve mista a pioggia insieme al freddo mi fa desistere dal rimanere in piedi, ma in tenda la situazione non migliora: è umido, l'acqua della pioggia riesce a penetrare la tenda ,fuori il baccano continua ma verso le 4,30 di mattina cessa quasi del tutto. Anche gli irriducibili quest'anno hanno dovuto capitolare. Non sono ancora le 7 del mattino che la buca già si rianima di un brulichio di persone: chi arriva fresco dal viaggio, chi si prepara , chi rimette in funzione le sirene...
Con la neve ti puoi organizzare meglio, ma la pioggia ha reso la buca un'immensa pista di fango. Io sono bagnato e senza cambio, la tenda è fradicia, un'altra notte non la regge,così decido di rientrare un giorno prima del previsto .Saluto gli amici, i ragazzi della Cecoslovacchia accanto alla mia tenda ,il barbogio bavarese con la bottiglia di Jaegermeister ancora in mano ,il ragazzo italiano che di lavoro fa il trasportatore di gas (di cui non ricordo il nome) ,e gli altri due di Prato (uno con lo Stelvio , grande!).Con il cuore pieno di immagini e di sensazioni per un'esperienza, che sebbene quest'anno sia stata decisamente più dura ,ti lascia comunque con la soddisfazione di dire:”Io c'ero!” .Una tacca che non mi volevo perdere .
A tutti quelli che ho conosciuto prometto che all'elefantentreffen ci ritorno, forse non nel 2014 perché vorrei fare il Pinguino, ma di sicuro prima o poi ci si ritrova nella buca perché, questo non è un raduno qualsiasi ma è una festa per chi ama viaggiare in qualunque condizione meteo ,consapevole di incontrare difficoltà e imprevisti.
A presto ragazzi.
2bak