Moto Guzzi Griso

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Roma-Duglas (Isle of Man) TT 2012

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Sono partito da Roma e ho percorso la A1 fino a Milano Ovest, qui, fedele allo spirito "spartano" del viaggio, ho deciso di uscire e percorrere statali fino alla meta (tranne in Svizzera).

Nel primo fiume che ho trovato, credo il Ticino, nei pressi di Magenta, mi sono tuffato per trovare refrigerio dall'afa opprimente (fine maggio): "so un Pazzo!!!”

Una tirata unica mi ha portato fino a Lucerna dove, dopo aver percorso 880 km, ho deciso di pernottare (Camping Lido):

cena a base di Bounty gratis che il distributore automatico continuava ad erogare e tè alla cannabis (legale in Swizzerland).

La notte NUBIFRAGIO e la mattina seguente NUBIFRAGIO!!!

Entro in Francia da Colmar e costeggio la strada dei vini, lambisco Strasburgo sempre sotto il NUBIFRAGIO, verso le 15.00, decido di averne abbastanza e, approfittando di uno sprazzo di sereno, mi accampo a Verdun (capitale mondiale della pace): ho percorso circa 1350 km in 2 gg con un consumo medio di 5 litri x 100 km e una media di circa 70 km/h.

Bevo solo una birra per cena sotto lo sguardo curioso di 4 Harlysti francesi che però rimangono distaccati.

All'alba ripiove: ecchecazzooo!!! Parto e arrivo nel primo pomeriggio a Calais

La mattina del terzo giorno tanto per cambiare NUBIFRAGIO… 450 km circa fino a Calais, avverto un po’ di stanchezza perciò decido di attendere l'indomani per il salto in BRITAIN.

Pernotto in un camping municipale per 5 euro (in Italia ce lo sogniamo).

Il giorno seguente, alle 7, sventolando la mia cartina geografica e la mia carta d'imbarco per il traghetto (quello per Man da prendere 500 km più a nord), vengo imbarcato per ultimo sul traghetto (70 euro risparmiati!).

Un’ora di traversata e sono a Dover!!!! Da adesso in poi è un’incognita, non mi sono mai spinto così a nord: non imbocco contromano la prima rotonda solo perché un muro me lo impedisce. Benzinaio, pieno, carta stradale GB , Wiston rosse, M&M e viaaaaaaaaaaaa....

Per la prima volta mi sento spaesato: sti cazzo di inglesi abbreviano pure i segnali stradali!!! Sono costretto a prendere l'Autostrada x capirci qualcosa.

Ho il Biglietto per dopodomani da Heyshan, quindi posso prendermela comoda. Ho un giorno di vantaggio sulla tabella di marcia.

La moto va che è una bomba e non ho il minimo problema, sto consumando pochissimo anche grazie all’andatura molto rilassata, sono in vantaggio pure sulle spese.

Non digerisco proprio le strade e i segnali inglesi: sbaglio strada più volte e alla fine della serata, stremato, sono a Blackpool dove passo l'unica notte in albergo.

La mattina seguente, con un giorno di anticipo e sotto l'immancabile NUBIFRAGIO arrivo all'imbarco dove gentilmente mi anticipano il biglietto.

La stazione marittima è completamente vuota, ci siamo io e l'impiegato della compagnia: sono felice come un bimbetto!!

L'imbarco è per le 14 e solo ora scopro che deve spostare le lancette un’ora: sono felice e babbeooooo!!

Dopo qualche ora cominciano ad arrivare bikers di tutta Europa, principalmente inglesi, tedeschi e francesi, cerco qualche italiano, ma nemmeno uno, pochi compagni di marca, qualche California, qualche Nevada… un Griso 1200 tedesco.

All'imbarco qualcuno nota la sciarpa della magica Roma avvolta al bagaglio e sento intonare: "un capitanooo… c'è solo un capitanooo... un capitanoooooooo c'è solo un capitanoooo… un capitanooooooooooo", mi volto sorridente è un olandese che termina la canzoncina con un forza Lazio....Mortacci suaa!!!!!

Neppure sul traghetto un italiano, ma un nonnetto meraviglioso che avevo visto salire con un sidecar, inizia a chiacchierare: rispetta il mio inglese maccheronico e ci scambiamo informazioni. Mi da Sel Luckyman quando lo metto al corrente di non aver prenotato nulla sull'isola e comincio a preoccuparmi: sbarcherò alle 18.00 non avrà molto tempo per cercarmi una sistemazione e sono pure solo!

All'arrivo sono eccitatissimo: sbarco e non piove, per la prima volta da giorni, tutti si fermano, nessuno sa dove andare: Non sono l'unico spaesato!!!!

Mi sfrecciano al fianco due enduro con targa tedesca, sembrano sapere il fatto loro, li seguo, passano da Bray Hill, la riconosco dalle decine di filmati che ho visto, poi passo davanti ai box: che spettacolo, le tribune in mattoni rosso scuro e i muri di porfido: GODO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Supero un primo campeggio gremito, i tedeschi nemmeno si voltano, io continuo a seguirli.

Usciamo da Duglas: sono sul percorso di gara, ma lo sto percorrendo al contari. Meraviglia delle meraviglie!!!! Ad un cero punto i due imboccano una stradina secondaria che si inoltra nella campagna, penso: forse ho fatto una cazzata:  nnnndo vanno????????

Entrano in un viale alberato, vedo alcune tende piantate e tante moto: non è un campeggio è l'aia di una fattoria. Entrano nella casa e io li seguo come un cagnetto segue il padrone.

“PLEASE MADAM... I'M CRAZY I'M ALONE... I'M LOST and DESTROYED... HAVE ONE POSTO for me?????”. Lei sorride mi ha preso proprio per matto, mi chiede quante notti e 35 sterline: sono talmente contento di avere il mio posto al TT che gliene do 40 e non voglio il resto.

Comincio a girare per il giardino alla ricerca del posto per la mia tenda, noto un V11 con targa francese: quindi la scelta è obbligata!!!

Sono 5 biker d'oltralpe di cui 3 con Guzzi. Sono andati a fare la spesa, al loro ritorno si attacca discorso su consumi del mio Griso, problemi ecc... MI ADOTTANO per la cena!!!

Il mattino seguente cominciano le gare, scelgo la discesa di Bray Hill in centro a Duglas: la scelta è azzeccatissima, scendono come pazzi e alla compressione in fondo alcuni toccano con le carene: in molti nemmeno tolgono il gas!!!! GODOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!

Guardo da qui la prima gara delle 600, le elettriche e gara 1 sidecar che non pensavo fosse una cosa tanto bella.

Fa freschetto sto tranquillamente con una felpa addosso fino a ora di pranzo.

Dopo un ricco chessburger (specialità più o meno unica dell'isola) e un tè (5 pounds) mi sposto ai box dove scopro che l'accesso è libero, anche in quello dei top driver. Faccio le foto con tutti e mi soffermo al box dell'italiano Stefano Bonetti, una persona umile, di una cordialità disarmante: lo eleggo a mio eroe!!!!! Parliamo di tutto, è alla sua ottava edizione e ha l'entusiasmo contagioso di chi ha una passione smodata; è un privato assoluto, ma sta andando benissimo: ha fatto, mi sembra di ricordare, il 12° tempo assoluto ed è vicinissimo ai primi. Di sicuro il record italiano con la 600!!! Nel pomeriggio correrà con le 1000.

Questi piloti hanno riformattato il mio stereotipo di campione: percorrono 4 giri, circa 240 km, la mattina con la 600 e il pomeriggio altri 360 con le 1000, con cui fanno 200 km/h di mediaaaaaaaaaaaaa! Altro che fighetti  da 20 giri con le tute immacolate, questi le hanno logore, sporche e piene di insetti, questi hanno le palle d'acciaio!

Stefano mi suggerisce un punto in paese molto bello, praticamente al benzinaio all'inizio della discesa di Bray Hill, sulla sinistra: si scende già in 6° piena e c'è un tombino dove tutti saltano: è l'essenza delle roadracer!!! La scelta è ripagata il posto è spettacolare, vedo quasi 500 metri di discesa e li sento passare in pieno. Seguo la gara di Stefano che riprende e supera almeno 3 piloti partiti prima di lui. Vince Mc Guinness la sua 19° volta ai TT. Per l'arrivo mi sposto nel piccolo corridoio dove tutti i piloti salutano la folla, qui incontro per la prima volta tre italiani che sventolano la bandiera tricolore, festeggiamo Bonetti che ci risponde con la mano. Atleticamente parlando è informissima, alcuni arrivano aggrappati alla moto, stremati: lui sembra un fiore!!!

Un pilota finisce la benzina proprio di fronte a me ed è costretto a spingere la sua Yamaha R1 in salita per almeno 200 metri fino ai box: sofferenza nella sofferenza!

Superata la bagarre post gara torno al box di Bonetti insieme ai tre italiani appena conosciuti, riconosce la bandiera italiana vista nella gara delle 600 a Creg Bay alla fine del Mountain, un tratto dove scendono a 270 km/h!!!!! Cazzo in staccata ha avuto il tempo di notare la bandiera!!!

E' finita la mia prima giornata di gare sull'isola: che spettacolo, quante emozioni, per fortuna tutto è filato liscio...

Il giorno seguente è riposo per i piloti, ne approfitto per fare un giro di Man

Faccio tutto il percorso: è velocissimo... muri, case, pali, marciapiedi. Porco mondo che piloti!!!

Supero tratti visti e rivisti nei filmati e sogno!!

Salgo sul Mountan che è strada a senso unico per tutto il periodo delle gare: mi sento UN PILOTA, è mattino presto, la notte ha piovuto e la strada è viscida, per il viaggio ho montato delle Turingtech 8 che non sono molto efficienti in queste condizioni, quindi non forzo e non mi lancio all'inseguimento UTOPICO del gsx 1000 che mi supera come un pazzo.

Arrivo alla "VENERANDA" la famosa curva veloce a destra dove Connor Cumming (ora amico di FB) si è schiantato nel 2010. Mi fermo, stento a credere a ciò che vedo: il muretto in porfido che il pilota scavalcò volando nel burrone, è almeno a 100 metri dal ciglio stradale (in TV non sembra così distante) non so come sia sopravvissuto a quell'incidente!!!!!!!! Percorro a piedi tutto il tratto: impressionante!!!

Risalendo in moto dopo circa un miglio sono al Bungalow (lo scollinamento sul Mountain) dove c'è la statua di Joy Dunlop (Re della Montagna): è a grandezza naturale. Il pilota e la sua moto guardano l'ultima curva prima della discesa.

Mi fermo una mezzoretta, mi siedo, guardo passare altri motocilisti, poi all'improvviso cala la nebbia e la strada della montagna viene chiusa. Sono rimasto solo io: una delle emozioni più belle di tutto il viaggio, ho quasi l'impressione che Joy mi sorrida.

Scendo velocissimo verso Duglas e continuo a domandarmi quanto fegato, quante palle abbiano questi piloti. Pietre e dirupi circondano la discesa.

Ho girato mezza giornata, in gara impiegano 18 minuti per un giro.

Passando davanti ai box decido di tornare a dare un’occhiatina: sono tutti intenti a mettere a punto le moto; i più cordiali sono i sidecaristi, che interrompono il loro lavoro per permetterti di toccare o fotografare: UN MONDOAPPARTEEEEEEE!!! Secondo me sono ancora più pazzi, soprattutto i passeggeri: LI ADORO!!!

E adessoooo? si è fatta l'ora di cena... PAPARAZZI ITALIA FOOD è il ristorante più famoso dell'isola, tutto in tema motociclistico, gestito da un italiano partito per vedere il TT e mai tornato a casa.

Dentro è il Tempio della moto: in vetrina spicca la moto di Martin Finnegan (deceduto con quella stessa moto alla NW200), una Guzzi della polizia stradale e vari cimeli motociclistici e c'è a cena anche Jonh Mc Guinness!!!

Sul muro d'ingresso molti piloti hanno segnato i loro tempi sul giro con l'anno e l'autografo!!!!!!

Mi dedico ad una pizza alla diavola (voto 5,5) e, proprio mentre mi preparo a degustare dell'ottima birra inglese o irlandese, scopro che servono solo NASTRO AZZURRO che va per la maggiore: mi accontento e GODOOOOO!!!!!!!!!!!

Uscendo dal ristorante trovo un folto gruppo di persone intente a valutare il mio Griso (sono brasiliani), mi pavoneggio soddisfatto. Mi chiedono di accenderlo: GODOOOO, ci sono decine di moto... LA MIAAAAAAAAAAAA... GODOOOOOOO!!!

Comincia a piovere mentre torno in tenda, il ticchettio mi accompagnerà tutta la notte cullando il mio sogno.

Il mattino seguente al risveglio piove ancora, "il giardino" della vecchia signora comincia ad essere un pantano, non posso fare a meno di indossare gli stivali da moto per raggiungere il bagno e i piedi affondano fino alla caviglia. Le faranno oggi le gare?

Mi reco in città a fare colazione e un tizio del posto mi dice che a Man piove 300 giorni all'anno, ma in genere solo di mattina , perché poi il vento porta via le nubi e asciuga tutto.

Faccio un altro giro completo del circuito ad andatura da passeggio, cercando di riconoscere i vari punti famosi del percorso: non faccio molta fatica perché i migliori sono segnalati e in genere vengono erette delle tribune (anche da privati cittadini che poi chiedono una piccola offerta libera).

Decido di fermarmi a Hillberry Corner, un curvone abbastanza veloce alla fine del Mountain poco prima dell'ultimo miglio di gara: piega verso destra, velocissimo dopo un rettilineo da 6° piena, qualcuno scala una marcia, i top parzializzano solo il gas. Sulla sinistra, a protezione del terrapieno alto 2 metri con degli alberi sopra, ci sono dei giganteschi cuscinoni: dubito fortemente della loro efficacia in caso di impatto e oltretutto secondo me sono posizionati in modo efficiente solo in caso di "dritto" e non in caso di perdita di aderenza... mha?! Sapranno comunque il fatto loro.

Assisto da questo punto a quattro gare: 600 elettriche (dei bolidi impensabili), sidecar e 1000: è un punto bellissimo e se, come nel caso della 600, 3 piloti passano nello spazio di 1 secondo diventa eccezionale.

Mi rendo conto dell'organizzazione che c'è dietro un evento del genere: un marshall ogni 100 metri, tutti radiomuniti, attenti e qualificati, addetti alla pulizia del tracciato, medici, paramedici, polizia e altri medici su moto superattrezzate.

Mi guardo intorno nelle varie pause tra le gare: ci sono ogni tipologia di appassionato motociclista possibile: gli spagnoli padre e figlio con 2 moto identiche, quelli d'est che consumano dieci birre a testa per poi rimettersi in moto, l'inglese che tifa moto italiane, la coppia tedesca vestita supertecnica, i gruppi locali: è bello, bello, bello...

Finiscono le gare e come al solito me ne torno verso i Box. Stefano Bonetti ha preso una SILVER, il trofeo destinato ai piloti che rimangono entro un certo distacco dal primo: grandeeeee! E’ stato il privato più veloce (e nessuno è più privato di lui). Il trofeo appoggiato sul serbatoio della sua moto mentre lo sta intervistando una tv italiana, arriva un membro dello staff di Mc Guinness con il trofeo destinato al primo: è enorme, glielo porge e glielo fa sollevare, ma poi se lo riprende!!! Si scherza ed è tutto bellissimo e io comune mortale che fino a venti giorni prima non ero certo di vivere questa avventura sono a un metro dalla scena!!!!!!!!!:D

Stefano sei un grande!! Professione saldatore.

La mattina dopo diluvia e pare destinato a proseguire per tutto il giorno. Passo la giornata in tenda con 6 birre e, solo quando la tenda comincia a cedere, decido che bagnato per bagnato esco in moto.

Metto al sicuro le cose più importanti e vado in città. Nemmeno a chiederlo e smette di piovere, sono davanti al rettilineo dei box, oggi è riposo, ci sono decine di moto. Mi appoggio al muretto di porfido e mi guardo e riguardo il mio Griso giallo: "ndo m'hai portato fedele destriero", mi fumo una west dopo l'altra e d'un tratto: "anvedi un Guzzi con targa italiana" (il mio). Dopo 5 giorni, non solo incontro due coppie di italiani, ma sono pure romani, di Montecompatri

Romani, oggi due di loro sono tra i miei migliori amici: sono in aereo, ma quest'anno hanno fatto il viaggio con una F4 Augusta (due pazzi). Passo il resto della giornata con loro, cena da Paparazzzi compresa: non credevano fossi italiano, avevo 15 cm di basettoni incolti e 25 di capelli: mi credevano anglosassone e poi sono TQB (trasandato quanto basta).

A cena mi accade una delle cose più divertenti di tutto il viaggio: siedono vicino a noi sei tedeschi, ubriachi fradici. Mentre parliamo dei piloti mi dicono che ho la capigliatura e le basette alla Guy Martin (uno dei piloti britannici che va per la maggiore). Premesso che non je somiglio per niente, Guy Martin di qua, Guy Martin di là... al momento di andare via uno dei crucchi mi si avvicina per una foto!! Good luck for tomorrow race !!!!!!!!!!!!!!! Da sobrio guardando la foto avrà detto : ma questo chi cazzo era???.

Fuori ridiluvia, i sei tedeschi sono tutti fuori a salutarmi , per mantenermi nella parte, tra l'ilarità generale dei miei nuovi amici romani, parto sul mio Guzzi (a freddo) a 100 orari incurante del porfido a terra, delle rotaie del tram e della pioggia, ma nel casco rido come un matto.

La notte è un inferno, sono costretto a lasciare l'atipioggia sulla tenda x evitare di annegare.

Domani è l’ultimo giorno di gare e ho appuntamento con i miei nuovi amici.

Il mattino seguente, dopo la consueta ricerca delle lumache alloggiate nella mia tenda, comincio lo smontaggio e il ricarico della moto (sono leggermente più scarico ho consumato delle cose e gettato altre, ma pur sempre stracarico). Ho appuntamento con i "romani" al paninaro giù per BrayHill. Passo per l'ultima volta sul traguardo e butto l'occhio ai paddok, Arrivo puntualissimo, loro sono già li...

lo speaker ufficiale di Radio Manx annuncia che c'è un ritardo a causa delle pessime condizioni metereologiche sul Mountain. Posticipi su posticipi la senior TT 1000, la gara più prestigiosa, viene annullata (la sicurezza prima di tutto, che sembra un eufemismo ma è così).

Faccio solo in tempo a vedere il coglione di turno che con la sua Ninja fiammante si schianta sulla discesa proprio davanti alla scuola, dopo essersi messo la moto per cappello. Purtroppo a farne le spese è la sua zavorrina che si fa male veramente! Il coglione illeso viene portato via dalla polizia, la moto è distrutta.

Per tutto il periodo delle gare la polizia vigila sul tracciato e punisce gli esagitati, anche con l'arresto: ti è consentito fare il pazzo solo nelle zone stabilite, in città attenzione ai limiti (noi grisisti mettiamo il display in miglia e siamo a posto ).

Alle 20 ho il traghetto per Liverpool, ma siccome mi devo presentare 1 ora prima, saluto e mi avvio al porto tra centinaia di motocilisti.

Ultima disavventura, hanno sbagliato il mio biglietto indicandomi il ritorno per il 9 di luglio, anziché di giugno. Prego, cerco di corromperli, niente di niente, non mi imbarcano e mi mettono in lista d'attesa (ci potrebbero volere giorni), la stessa disavventura per alcuni meccanici del team di Alessio Corradi, altro pilota italiano al TT (meno cordiale di Stefano, ma lo stesso gran pilota ).

Aspetto disperato, distrutto, zozzo lercio: tutte le moto sfilano, solo la mia rimane nel piazzale e... RIPIOVE!!!

Passa pure Stefano Bonetti con il suo camper, riconosce la moto che gli ho descritto, mi vede e si sbraccia a salutarmi con un sorriso grande grande... non sto nella pelle... che uomo!!!!!!!! Avrei preso il traghetto con lui cazzarola e fatto pure il ritorno, invece sto qua, aspettando chissà quanto!!!!!!

Il traghetto parte, senza di me, mi sento un po’ spaesato, ho pochissimi soldi. Non ho nessuno da avvertire, me ne sto locco locco su una panchina…

Arriva un signore: Mr Bright?? l'abbiamo messa in lista, è il primo in ordine, quindi forse parte con il traghetto delle 0.30!!!!! che culooooo!!! ...forseeeeeeeeee!!!

Il piazzale si riempie nuovamente di moto (nemmeno un italiano). Tutti si imbarcano, non  c'è più nessuno, SO DISPERATO. Arriva il signore di prima: Mr Bright??? GO HOME!! e mi dà una pacca sulla spalla, sono l'ultimo a salire a bordo, poi chiudono i portelloni e …si parteeeee!

Salgo sul ponte che già tutti si sono sistemati per le 3 ore di traversata notturna, non c'è un buco dove poggiare le chiappe: "Masticazzi!!!", io me sdrajo per terra e dormo intensamente per 5 minuti esatti, poi comincio a girovagare per la nave.

Sbarco a Liverpool alle 3.45 di mattina, avevo intenzione di dormire un po’ alla stazione marittima se fosse come quella di Heyshan, ma non lo è, quindi parto subito. La moto ha il pieno, la ricerca dell'autostrada è un incubo: dopo circa 40 minuti trovo un tedesco in Harley con il navigatore: è palesemente ubriaco, ma ha il navigatore, andiamo insieme: nonostante il navigatore sbagli per due volte lo stesso svincolo per la A1 al terzo passaggio lo affianco e prendo le redini: io lo imbocco, lui va dritto per la terza volta: forse è ancora lì che gira.

Fa un freddo terribbbbbbile: 4 gradi. Mi devo fermare per coprirmi e mangiare qualcosa. Ne approfitto per l'ultimo rifornimento in terra britannica, dove la benzina costa come il Brunello di Montalcino.

Sbaglio strada nei pressi di Londra e in un attimo mi trovo al centro. Ne approfitto per un giretto panoramico. Poi, seguendo il sole per orientarmi, riesco ad uscire dalla città e avviarmi all'Eurotunnel (che ho deciso di fare per il ritorno).

C'è una specie di casello autostradale. Inserisco la carta di credito ma la sbarra non si alza, momento di panico (ho finito i soldi?????). Mi viene risputata fuori la carta e un foglio con cui recarmi alle casse, la sbarra si alza e vado alla cassa, qui la carta passa: misteri dell'elettronica. Insieme a due inglesi in moto mi avvio al mio vagone.

Hanno le moto cariche, vanno a fare una settimana nella foresta nera, hanno solo vagamente sentito parlare del TT (mortacci fossi inglese ci andrei ogni anno), je faccio una capa tanta che forse quest'anno ci saranno andati.

Sto cotto come una zucca. Decido di fermarmi a riposare a S.Queenten per poi ripartire: mai la scelta fu più azzeccata, entro al campeggio municipale dove pago 2 euro (DUE euro per 1 persona e tenda ), mi faccio una doccia umana di circa 25 minuti. Non scarico la moto, tanto mi fermo poco, monto solo la tenda e mi ci infilo. Sono le 3 del pomeriggio, mi risveglierò alle 7.30 del giorno dopo!!!!

Tutta una tirata oggi. Arrivo in Alsazia nel primo pomeriggio e decido di passare dalla Germania per fare un po’ di autostrada gratuita ed accelerare il passo fino ad ora "bassissimo". Pranzetto al Mc gesticolando per farmi capire. I tedeschi non hanno vocali nemmeno sul menu di Mc Donals, porco mondo!!!!

Devo fare benzina: alla pompa trovo una benzina da 1.20 euro. La annuso: è benzina, biobenzina, con il 20% di non so che dentro… ma sì, facciamo il pieno!!!

Riparto in autostrada e mi accorgo che per mantenere i 100 km/h il motore gira a 5000 giri: porco mondo! HO FATTO UNA CAZZATA!? Provo qualche affondatina ma la moto risponde bene, bho???!!! Mannaggia sono 100 km che dura sta storia al prossimo benzinai mischio, almeno migliorerà. d'un tratto apro il gas per superare un tir e ... poca puttana metto la 6°!!!!!!!!!!!! La moto torna ad andare una meraviglia. Forse sono stanco.

Attraverso il confine svizzero salutato da una cicogna che mi plana davanti.

Attraverso quello italiano con uno stronzo che mi taglia la strada nella galleria di Monteolimpinio!!!!!

SONO A CASA mi mancano solo 700 km! Evvaiiiii!!!

Avverto una piccola vibrazione sull'avantreno, ma sparisce presto. Proseguo, la riavverto sull'Appenino. Controllo la ruota, i dischi, ma non noto nulla. Sparisce!

La riavverto a Fiano Romano, a 20 km dall’arrivo. Si rompe il cuscinetto anteriore a pochissimi km da casa, riesco ad arrivarci comunque!

E' l'unico inconveniente del Griso. Probabilmente nel serrare la ruota il gommista ha stretto troppo e questo ha causato attrito che, abbinato alle lunghissime percorrenze giornaliere, ha fatto rompere il cuscinetto (la ruota era inclinata di pochi gradi a destra e il disco flottante toccava la pinza).

ULTIMO PENSIERO DA DUGLAS: ISOLA DI MAN (UK)

Percorro la promenade alla mia destra palazzi antichi, alla mia sinistra la diga che separa l'oceano dalla strada, la percorro con decine di altri motociclisti stracarichi di bagagli verso il porto.

Mi fermo ad un semaforo rosso dove un bimbo sui quattro anni, accompagnato da mamma e papà, mi indica sorridendo, mi si avvicina facendo due passi verso il bordo del marciapiede. Tra decine di moto proprio me: sarà la moto gialla, sarà per il casco vivace.

Sorrido dalla visiera del casco e lo saluto con la "V" da motociclista. Sorride, mi risponde con la manina e scappa tra le gambe della mamma: mi commuovo.

Spero di rimanere per sempre nei suoi pensieri, che un giorno quando da grande, sicuramente motociclista, si ricorderà di quel gesto e lo ricambierà con altri bambini, dando e prendendosi un emozione da brivido.