Dieghino ha scritto:
Istituto Luce presenta:
Cinegiornale Nazionalpopolare
Addì 8 del mese di Novembre del corrente anno un manipolo di eroi conosciutosi tra i banchi di scuola, tra i ritrovi gogliardici delle officine e tra le vie dei loro paesi, accomunati dalla stessa passione per la meccanica Lariana che porta come simbolo la Sacra Aquila Romana, si accinge all'impresa che più di tutte porterà smalto alla loro Nazione.
Proprio come Aquile lascieranno il loro nido e il loro focolare per lanciarsi da Nord a Sud in una prova di resistenza che nn ha pari.
Donne, non piangete la loro partenza. Partono da uomini e torneranno da Italici Eroi.
I vostri figli guardandoli con il cuore colmo di orgoglio e gli occhi di lacrime diranno: "Mio padre ha un Griso !"
Hanno sopranomi importanti guadagnati sul campo insieme alle loro ciccatrici come "Il Criminal" oppure "L'Aquila" o ancora " Il Ribelle".
Ancora oggi intere popolazioni tremano a sentire solo il nome dello spietato "Il Miao".
Le Truppe Cammellate del Mezzogiorno con i loro mezzi veloci e micidiali quali bimotori Cocozzati si riuniranno in Basilicata mentre la Divisione Panzerfaust Centro-Nodiste con le loro cavalcature blindate e potenti comunemente dette Pappatank si ritroveranno in quel di Rapallo ad affrontare il nemico.
Nessun combattente nè asiatico nè teutonico può nulla contro di loro in un impresa di tale grandezza.
Il nemico è uno solo, comune e infido, e colpirà senza pietà a suon di calorie, zuccheri, grassi e alcool.
Ma i nostri eroi sono preparati da un duro addestramento di anni che fa di loro i migliori in queste battaglie.
La Patria vi chiama o gioventù fiera....compito vostro è rispondere! Insieme spezzeremo le reni al nemico e conquisteremo anche l'ultima portata.
Unico obbiettivo: VINCERE!
La Nazione sarà fiera di Voi!!
Documento redatto con la supervisione del Feldmaresciallo Gargiulen e del Tenete di Divisione RoKK
Vistato ed approvato dal MINCULPOP
(MINistero CULinario POPoloare)
Marescià se siamo noi a decidere le sorti di questa Nazione io non vedo avversari all'altezza
mi ricordo ancora le cozze a Sete, Annientate dall'armata in questione.
La Guerra è vinta deponete le armi, non c'è speranza per l avversario.