Le mie (originali) hanno fatto 7000 km prima di cominciare a sanguinare (Il Motul 7100 è rosso sangue
)
Dopo che mi sono arrivate quelle di stucchi ho smontato i coperchi e li ho spianati, visto che non erano molto ben lavorati. L'operazione è abbastanza semplice ma ci vuole un po' di manualità per evitare di fare danni.
Occorrente:
- una lastra di vetro spessa (5-6 mm bastano) rubata da un comodino (come ho fatto io ), o in alternativa un piano di riscontro da officina (avercelo...)
- carta abrasiva 800/1000 "wet and dry" (prendetela buona, la usate parecchio "wet" )
- nastro telato
- boNboletta di WD40
Caldamente consigliata una chiave dinamometrica con inserto per le 16 (!) brugole M6X25 dei coperchi infernali.
Fatto? Bbbbbbene!!!
Si parte:
Smontate i coperchi coprivalvole ed eliminate per quanto possibile i residui di guarnizione che per uno dei corollari delle leggy di murphy applicati alla meccanica si annideranno SEMPRE nel posto meno accessibile. Attenzione a non graffiare profondamente la superficie di contatto coperchio-guarnizione, è più facile di quanto sembri. Prendetela con calma, mica vi rincorre nessuno... stesso discorso per la superficie di contatto testata-guarnizione, fase in cui apprezzerete di avere un motoe bicilindrico a V trasversale, poichè potrete farlo tranquillamente da seduti e senza bisogno di mandare il mille pezzi la moto. A parte i coperchi infatti vanno smontati solo i fianchetti, le protezione della candela e le pipette delle candele esterne col relativo filo. Già che ci siete date un occhio al connettore del filo alla bobina, una botta di WD40 - che avrete di sicuro a portata di mano perchè vi servirà dopo - non gli fa male, come anche una stretta alle due metà in maniera da migliorare il contatto (tendono ad allargarsi).
Stendete il foglio di carta abrasiva sul vetro e bloccatelo lungo i bordi con il nastro telato, facendo attenzione che stia ben aderente alla lastra, altrimenti va tutto a tro..
Spruzzate uniformemente e senza parsimonia 'sto benedetto WD40 sulla carta abrasiva
Appoggiate il coperchio pulito come spiegato sopra sulla carta abrasiva e maneggiatelo con movimenti circolari (dai la cera-togli la cera), facendo attenzione a non applicare molta forza con la mano, ma soprattutto a non applicarla CONCENTRATA in un punto, altrimenti lo mandate fuori piano, il che è MOLTO male, poichè lo scopo dell'operazione è mettere i coperchi IN PIANO, in maniera da far lavorare la guarnizione in maniera ottimale. All'inizio sentirete che il coperchio "ruota" con facilità. Bene: girate il coperchio e vedrete che i punti in cui state asportando il materiale (dove c'è quella specia di pappetta grigio scura / nera) sono pochi rispetto a tutta la superficie. Questo è dovuto a ridotto spessore del coperchio (non è una parte strutturale), che per di più è realizzato per pressofussione. Entrambe queste caratteristiche fanno sì, insieme alla lavorazione eseguita in maniera "economica", che il coperchio si deformi durante la spianatura, mentre le testate - molto più rigide - tollerano meglio la lavorazione di spiantura "a brezza" (avanzamenti elevati, in maniera da avere una lavorazione più veloce e meno costosa) e risultano più in piano. OK, ora continuate pazientemente a spianare, applicando sempre un po' di forza in maniera distribuita. Un trucco è quello di tenere i coperchi soltanto con i polpastrelli, distribuendo il carico in maniera più uniforme possibile (non ci deve essere un dito che sforza di più). Dopo un po' sentirete che fate più fatica: girate il coperchio e vedrete che le zone con la pappetta nera sono la maggioranza. Ci siamo quasi: quanto TUTTA la superficie è omogeneamente pappettosa avete finito il primo coperchio. Ripetete per il secondo, senza farvi prendere dallo sconforto o dalla smania di finire il lavoro, altrimenti cadrete nella tentazione di pigiare troppo su qualche dito, mandando in vacca l'operazione. Una certa esperienza con il modellismo in resina o meglio in vacuform aiuta e non poco...
Ora che avete i vostri coperchi belli spianati mettete mano alle guarnizioni. C'è chi passa un velo di pasta sigillante, oppure grasso, oppure... niente, confidando nella planarità della testata e nella bontà delle guarnizioni che sono comunque di carta e dopo un po' "fisologicamente" si "cuociono". Decidete che fare e poi appoggiate in loco le guarnizioni controllando che siano montate correttamente. Io ho orientato la faccia con la scritta sul lato testata, poichè al successivo smontaggio si staccherà meglio, facilitandovi il compito della rimozione dei residui. A questo punto entra in gioco la dinamometrica. Abboccate le viti nei fori e portatele a battuta senza stringerle. Tarate la dinamometrica ad un valore di coppia di serraggio più basso di quello finale (10Nm) e fate un primo "giro" stringendo le viti "in croce" (alto sx, basso dx, basso dietro, alto avanti etc etc). Tarate a 10 Nm e date il serraggio finale. Tutto questo sempre per tenere più piano possibile il coperchio sulla testata, in maniera da far funzionare al meglio la guarnizione.
Rimontate il tutto ed accendete il motore per verifcare il corretto funzionamento (io mi ero scordato di ricollegare una pipetta
) ed eventualmente rabboccate l'olio (sontando il coperchio SX con la moto sul cavalletto laterale ci sta che un po' di olio "evada").
Io ci ho passato una mattinata uggiosa, speriamo sia servito a qualcosa