Domenica. Il giorno della gara.
Alle 5:30 sono già sveglio. Appena fuori dal camper, trovo Giampaolo. Questa volta, niente draghi!
Nel frattempo arrivano Gregorio e company, portando con sé la benzina, mentre Fabrizio arriva con un numero imprecisato di cornetti.
Roba da non riuscire ad entrare più nella tuta.
Comincio a sentire un po’ la tensione. Con Giampaolo ed Antonio, diamo un’occhiata distratta alla gara di Italian Cup.
Il tempo scorre in fretta ed è già ora di entrare in pista, con qualche minuto di ritardo rispetto al previsto, per via delle bandiere rosse esposte durante le gare che hanno preceduto la nostra.
Noi piRloti ci salutiamo a vicenda, giù la visiera e via in pit lane.
Giro di allineamento molto soft.
Un attimo di smarrimento all’arrivo in griglia di partenza. Il commissario mi fa cenno di posizionarmi sulla mia casella.
Cerco di memorizzare i segni per terra e chi mi sta davanti: quello strunz di Rocco!
La tensione è alle stelle. Sono grondante di sudore e ho un formicolio pazzesco alle mani.
Semaforo rosso acceso.
Frizione tirata e motore a 3000 giri
Si spegne il semaforo e via!!!!!
Parto bene. Devo letteralmente evitare Rocco che sembra essersi piantato in mezzo alla pista. Guardo sulla destra e vedo Angelo fare una partenza a missile! Sembra avere il protossido d’azoto!!!
Arriviamo al Curvone che sembra si stare sul raccordo anulare nell’ora di punta.
Preferisco rallentare per non morire così giovane.
Alla staccata della Cimini 1 vedo sia Giampaolo che Angelo, in volata verso il chiosco dei ghiaccioli
Riescono a rientrare senza grossi problemi. Avranno trovato chiuso
Il gruppone si sgrana e sul rettilineo che porta alla Campagnano, Angelo mi passa
Rimango incollato a lui, nei tratti veloci mi stacca di un po, mentre nei tratti più guidati riesco ad avvicinarmi e in alcuni casi ad affiancarmi a lui.
Arriva Rocco di gran carriera.
Passa sia me che Angelo, lasciando una sia di puzzo di frizione.
Vado nel panico.
Cazzo! La frizione nuova! Non posso essere io!
Mi faccio persuaso che Rocco o Angelo, possano avere qualche problema.
Siamo sempre ingarellati io e Angelo.
All’inizio del quinto giro mi si accende la spia della riserva
. Sto per lanciare un bestemmione, ma ricordo di aver fatto più di 20km con la riserva durante le qualifiche. Posso completare la gara, senza patemi d’animo. Mancano circa 16km.
Nel corso del quinto giro, in più occasioni, mi affianco ad Angelo senza riuscire a superarlo.
Giriamo praticamente appaiati.
Nei rettilinei mi guardo indietro per vedere se arriva qualcuno dei piloti di testa. Non si vede nessuno. Forse avranno sbagliato strada
Al sesto giro, alla Soratte, decido di staccare un po dopo e riesco a sopravanzare Angelo
Fino alla fine della gara, farò io da lepre.
Bandiera a scacchi!
Lo scorso anno, lo sventolio della bandiera a scacchi era stato per me, una liberazione.
Quest’anno mi è sembrato arrivare troppo in fretta. Avevo tanta di quella adrenalina in corpo, che avrei potuto proseguire ad oltranza!
Giro d’onore con i commissari di percorso di ci salutano. E’ un’immagine che mi riempie gli occhi e il cuore.
Rientriamo ai box. Felici di aver concluso la gara, con il massimo del divertimento.
Continua......