Grisoterapia
Càpita che ci siano delle settimane in cui va tutto storto. Poi arriva Venerdì sera e càpita che ti ricordi che ci sia un raduno. Si vabbè un raduno ma questo è un po’più speciale...
“Ci vai?”
“Si 8.30 San Zenone dopo la barriera di Melegnano”
“Chi c’è?”
“Non ne ho idea… sicuramente Guzzisti con la Griso”
“Dove andrete?”
“Non ne ho idea… penso nei dintorni di Parma”
“Mhhh un bel programma dettagliato nei particolari eh?”
“Solo Griso, solo uomini, solo curve. Va bene così. Dopo questa settimana è quello che mi serve”
Sarà per via dell’ora legale, sarà che proprio non volevo far tardi ma il sole questa mattina è basso, attraverso la visiera è decisamente fastidioso e i filtri degli occhiali fanno quello che possono. Poi penso che darà un bel clima e un bel colore ad una giornata di cui non so ancora nulla. Sapere che non devo pensare ad agende e menate professionali per le prossime 12 ore mi trascina in uno strano torpore… sarà che non ho ancora fatto colazione. Colazione? Pensiamo al Griso prima!
Bello c’è la V-Power, il Griso gradirà quei pochi ottani in più, il portafoglio un po’ meno.
“Buongiorno, pompa 8, dovrebbero essere venticinque”
“Si tolga il casco”
Quella frase perentoria pronunciata in un Italiano saltellante mi prende male. Malissimo. Perché mi devi rompere i coglioni? Ho i soldi in mano, contati, ti ho anche salutato. Stava andando tutto bene, tangenziale deserta, perfetto orario, c’é anche la V-Power… Poi c’è il tuo accento che la dice chiara sulle tue origini… il buon senso ti dovrebbe impedire di dire certe stronzate.
E leviamoci il casco… così ci leviamo dai coglioni molto in fretta. Però una frase maligna a mò di stiletto medioevale salta fuori dalla manica, anzi dai denti, prima che il cervello l’abbia sterilizzata a sufficienza.
“… e la prossima volta che trovo una signora con il velo davanti allo scaffale del cous cous cosa dovrei dire?”
Oplà il danno è fatto! Mi sono preso “ovviamente” del razzista da tutti i presenti… iniziamo bene. Però non riesco a capire se me la sono cercata o mi hanno tirato dentro. Sciocchino 48 primavere, 4 Guzzi e 30 tagliandi non ti hanno insegnato niente? Rifare la testa no? Rimonto il db killer nella mandibola in modo da non fare ulteriori danni, mi infilo il casco nel braccio e torno a prendere il bestio. Devo riprogrammare la centralina o almeno prendere qualche ripetizione di autoironia. Scorie di carburazione di una brutta settimana…
L’assembramento statico di metallo Lariano che avevo visto di sfuggita davanti all’Autogril è già aumentato. Bene.
“Vuole lasciare qui la moto?”
Capisco che il poliziotto della stradale non sta scherzando. Dalla pompa all’autogrill ci saranno non più di duecento metri e “ovviamente” mi becca senza casco. Allora i casi sono due:
A)la settimana nera non è ancora finita
B)lo Spirito di Mandello oggi è in vacanza… deve essere così perché anche su google è passato in seconda posizione!
Provo a raccontare l’accaduto di un minuto prima cercando di far emergere il lato comico, ma il successo è pari a zero. Nemmeno una smorfia di compatimento… azz iniziamo bene… Il db killer serrato sulla mascella fa il suo lavoro e mi impedisce di mettermi nei guai perché l’idea era di ricordare all’agente che io sono senza casco ma lui è senza berretto d’ordinanza...
Alla fine mesto e cazziato mi rimetto il casco (io) e faccio i 50 metri che mi separano dal gruppo in tutta una tirata… praticamente ci ho messo 5 minuti.
Ahhh ecco dove eri finito, lo Spirito di Mandello si era già sistemato in buona compagina. La passione cambia il colore e il sapore dei momenti che viviamo… presentazioni e accoglienza mi fanno dimenticare subito una mattinata che non era partita benissimo. Prima di aver memorizzato metà dei nomi c’era già qualcuno che mi aveva messo in mano una tazza con un cappuccino. Buon compleanno Flavio.
Parafrasando Enzo Ferrari: “Guzzisti che gente!”
Quando fecero la A1 le curve non le avevano ancora inventate o forse le macchine che stendevano l’asfalto erano prive di sterzo. Quindi fino da Guareschi quattromila giri di noia pura e 6l/100km di preziosa V-Power che ci lasciano. Oggi va bene così, adesso va bene così… c’è un po’ di tempo per risciacquare i pensieri nel grande fiume lasciando andare i più pesanti. Si sa… meglio viaggiare leggeri, poi sul Griso i bagagli sono sempre un problema.
Guareschi, capace di suonare ed interpretare tutte, ma proprio tutte le melodie del Guzzismo, da non so quanto tempo, capace di accoglierti sempre con calore e passione anno dopo anno, visita dopo visita. E’ vent’anni che quando passo da Parma mi fermo a curiosare e mi sono sempre fatto una domanda: se tratta così i visitatori occasionali della sua officina, come tratta i suoi clienti? Forse il segreto è proprio questo: non fa distinzioni. Mai.
Primo: sei una persona, secondo: sei un Guzzista, terzo: sei un cliente. Questo è Marketing 2.0 altro che cazzi. Roba che viene da dentro. Questo non è mestiere, questo è talento e il talento non lo si può imparare.
Da Guareschi la sorpresa enogastronomica di metà mattina è molto di più di quello che ci voleva e un 30 mesi con il Prosecco ha un effetto meraviglioso su pensieri e relazioni. Si parla di un 2006 e di un 2007 che hanno stampato l’aquila di Mandello a Daytona anzi hanno stampato il nome Guareschi a Daytona, di una brutta botta contro una Multipla, di borse restaurate con calma e pazienza, di California con 200.000 km, di un Bonneville che andava bene ma…, di un Le Mans che dovrebbe essere Azzurro Pigiamino e non Rosso.
Poi succede che ti trovi una bottiglia (fatta apposta per stare nella borsa da serbatoio del Griso) così solo perché sei passato a trovarli e gli piacerebbe se gli lasciassi un pensiero della visita. E una bottiglia per noi Italici non è un gadget promozionale è un’altra cosa.
Così capita che un 8V bianco che da del tu alle strade del posto proponga un cambio di programma: lasciamo le più frequentate per un giro diverso? E come faccio a dirti di no? Con quella faccia, con quell’accento, con quella Griso… come faccio a non fidarmi di te anche se ti conosco da 5 minuti?
Da qui iniziano 105 km di Grisoterapia. Io ne avevo bisogno. Grazie a tutti.
Paolino 8V