dal sito della concessionaria
E' con molto piacere che ho accettato la richiesta di Claudio di scrivere una paginetta sulla storia del suo lavoro, poiché quasi coetanei sono stato in assoluto fra i suoi primi clienti, quando nel 1953, come usava allora, ha iniziato a frequentare l'officina concessionaria Moto Guzzi in Borgo della Posta.
Si trattava di una frequenza che soddisfaceva la sua voglia di conoscere le moto, priva di ogni remunerazione, se non qualche piccola mancia per il gonfiaggio delle gomme della mia bicicletta. Per il resto la passione e la voglia di imparare lo facevano passare tutte le ore libere ad aiutare i meccanici di allora.
Dopo solo un anno, grazie alle mance ed all'aiuto del padre compra il suo primo motorino con il quale immediatamente vince la prima gimcana a cui partecipa.
Con il 1957 avviene l'agognata assunzione ed i primi stipendi, investiti sempre nelle motociclette.
La sua abilità, la sua voglia di imparare lo rendono presto apprezzato non solo dalla clientela, ma anche dal proprietario dell'officina e nel 1967 finalmente Claudio è socio dell'officina in cui si è formato.
Le Sue idee brillanti, il suo profondo affetto per il marchio Moto Guzzi danno luogo ad una buona convivenza con il socio che dura fino al 1985, anno in cui il socio per sopraggiunti limiti di età decide di cedere la sua metà della quota.
Il primo passo è la costruzione di una nuova officina, sempre concessionaria Moto Guzzi che vede, oltre alle più moderne innovazioni tecnologiche, anche il salvataggio di tutti i vecchi attrezzi gelosamente conservati, per cui oggi, l'azienda possiede l'attrezzatura completa anche per il restauro delle moto antiche (per precisione ogni attrezzo per tutti i motori Guzzi dal 1927 in poi).
Ma questa è ormai storia vecchia, anche se coetanei appassionati come me continuano a far mantenere la propria moto Guzzi anteguerra dall'amico Claudio.
L'officina oggi, un capannone di notevoli dimensioni, rappresenta una moderna struttura, con un ampio locale per l'esposizione delle moto nuove (Guzzi s'intende) di cui vi è sempre la gamma completa in mostra. Un' altrettanto ampia officina per le riparazioni, completa di banco di prova, computer per la messa a punto e quant'altro occorre, il cui accesso e' gelosamente vietato, tranne a pochi amici (fra i quali io) che saltuariamente riescono a metterci il naso.
I figli, cresciuti anch'essi nell'ambiente, sono un po' meno presenti, impegnati uno nel campionato mondiale supersport l'altro in quello italiano. Non per questo sono meno competenti del padre, avendo trascorso tutte le ore libere fino dalle scuole elementari dentro l'officina a vedere e seguire ogni cosa e le dedicano tutt'ora ogni minuto libero.
Un altro reparto, il cui accesso è sempre molto difficile, ma, quando si riesce a metterci il naso è estremamente affascinante, è quello dei pezzi di ricambio, dove, non senza notevoli suppliche, è possibile ritrovare i pezzi per le moto Guzzi più impensate e vecchie, oltre ai consueti ricambi delle moto moderne.
Un'ultima parola vorrei spenderla per la moglie, la simpatica Loredana, obbligata fin dai primi giorni di matrimonio a trovarsi i clienti in casa anche al Sabato ed alla Domenica, costretta a viaggiare in tutta Europa su una Moto Guzzi munita di sidecar per ospitare i due figli ed ottima amministratore dell'officina.
Anche la sua figura, sempre sorridente e serena ha senz'altro contributo alla crescita ed allo sviluppo di una struttura moderna ed efficiente che ha la caratteristica di "far tornare i clienti".
Quasi cinquant'anni di frequenza dell'officina, esperienze maturate anche con altre marche ed altre officine, non possono che farmi esprimere le lodi all'attività di un amico, che ha dedicato la sua vita con passione, ma anche con estrema competenza all'assistenza di uno dei marchi più prestigiosi della storia del motociclismo.
Ma la storia non finisce qui, poiché l'officina è sempre più viva e vitale e spero di essere cliente per ancora tanti anni
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Giuseppe Pumelli