La notizia è triste, è triste perché si chiude un'altra azienda, è triste (per noi motociclisti) perché si parla di moto, è triste perché l'ultimo modello a me piaceva, è TRISTISSIMA perché altre persone perderanno il posto di lavoro.
Non sono d'accordo però:
grisonte61 ha scritto:
Corsaro ha scritto:
e tanto per cambiare parliamo di tedeschi (o affini) che silurano Italiani
letto ieri tramite facebook e visto che cita antitrust il mio pensiero è questo..."possibile che in italia sia permesso a chiunque d fare i comodi propri e trattare un'azienda italiana in questa maniera?"
se qualche italiano avesse idee e denari potrebbe rilevare benissimo l'azienda, ma pare non ci sia. Il mercato è globale e quindi se un'azienda viene acquistata da un gruppo straniero non trovo nulla di male e con i propri soldi ognuno può poi fare ciò che crede (peccato farlo sulla pelle degli altri).
QUELLO CHE A ME STA SUL CAZZO e per cui si dovrebbe intervenire politicamente è che il famoso MADE IN ITALY sta perdendo valore, proprio perché NOI ITALIANI preferiamo andare a produrre nei paesi dove i lavoratori sono sotto pagati. IL MADE IN ITALY deve essere certificato e INTERAMENTE costruito in Italia, se poi la FIAT (ad esempio) va anche solo ad assemblare (ma credo a costruire) le sue PANDA in Brasile, Polonia o a Bananas dovrebbe essere negato il titolo di MADE IN ITALY.
Questo, il MII, dovrebbe essere un valore, quasi un brand, una certificazione di qualità... D.O.C.