Buon compleanno a Moto Guzzi e al nostro amato Paese....
Lo Staff di Cose Guzzistiche
Un compleanno, essendo ricorrenza della nascita diventa in un certo senso il momento cruciale di un nuovo inizio, magari anche solo simbolicamente, che però implica una nuova partenza, se non altro per la mutazione anagrafica che ci costringe ad aggiungere un anno in più alla nostra età. Particolare rilevanza assumono poi quei compleanni che, per la significatività della cifra diventano dei veri e propri punti di svolta: il raggiungimento della maggiore età, che magari non fa dormire la notte prima, i vent'anni, quando il numero delle decine si trova a raddoppiare come di colpo, i trenta e poi i quaranta, numeri semplici e banali nella vita di tutti i giorni ma molto significativi se vissuti sulla nostra pelle. Stessa cosa capita poi alle nostre moto: come in un compleanno continuo, i chilometri a decine di migliaia cambiano facendoci vedere a poco a poco quei tamburi numerati girare sui vecchi strumenti "Veglia Borletti" oppure i cristalli liquidi dei moderni display, che impongono una sosta a bordo strada, un attimo di ringraziamento al nostro mezzo e magari una foto rituale. Credo che ognuno di noi che abbia visto ritornare a zero il contachilometri di uno dei suoi mezzi abbia inevitabilmente arrestato il mezzo e si sia lasciato scappare una lacrimuccia e non certo per il vento...
Compleanno importante che è quindi momento di speranza e di bilanci: questo 2011 porta a tutti noi alcune date importanti, realmente gravide di aspettative in differenti direzioni. E' il mese di marzo ad essere ricco di avvenimenti in rapida successione, primo per importanza la festa del giorno 17, a ricordo dell'Unità d'Italia, pagina significativa per tutto il nostro Paese, oggi come non mai alla ricerca di una identità sociale e culturale che sia realmente condivisa dopo centocinquant'anni di storia e di eventi che hanno lasciato, nel bene e nel male, tracce indelebili nella coscienza collettiva dell'intero Stivale. A distanza di molti anni, due giorni prima, grazie a tre amici visionari e sognatori, in un edificio storico della città di Genova, lungo Corso Andrea Podestà, a pochi passi dal ponte monumentale che sovrasta la via principale della Superba, davanti ad un notaio nasceva la Società Anonima Moto Guzzi, un'idea imprenditoriale che voleva sfidare il mercato delle due ruote. Peccato, che uno dei tre amici non sentirà mai il suono scoppiettante del primo motore in quanto morirà prima che la motocicletta numero zero veda la luce. Dal momento di quella firma, come per il Bel Paese, anche per la Moto Guzzi si sono alternate fortune e sciagure: dagli altari delle continue vittorie, alla polvere amara della crisi che ha decimato produzioni e licenziato lavoratori. Momenti indimenticabili come la vittoria al Tourist Trophy, con quell'Omobono Tenni, il più grande di tutti a mio modestissimo parere, che curvando con "folle abbandono" lasciava i piloti e la stampa inglese senza parole. La sola idea mi mette ancora i brividi addosso per l'emozione. I capolavori di meccanica come quella "Otto Cilindri" che con il suo urlo spaventoso di rabbia e potenza sbalordisce ancora oggi e fa strabuzzare gli occhi di chi abbia i motori nel cuore. Capitoli di storia indelebile che, quasi a creare un contrasto stridente si affiancano a modelli di moto del tutto improbabili che incontravano il solo favore dei Guzzisti più incalliti, oppure mezzi poco affidabili e costruiti con materiali, diciamo così non di primissima qualità... Splendori e miserie di chi da quasi un secolo produce moto nonostante tutto e malgrado tutto e che, sempre e comunque raccoglie attorno a sé migliaia e migliaia di appassionati che non scambierebbero mai la loro Aquila di Mandello un po' vecchiotta con l'ultimo ritrovato della tecnica motociclistica proveniente da altra nazione. E allora speriamo davvero che questo "quasi secolo" di storia, questi lunghi novant'anni di vita di un marchio storico conosciuto e riconosciuto in tutto il mondo, sia davvero foriero di novità e di sorprese in positivo. Alcuni bagliori sembrano affacciarsi timidamente in fondo al lungo tunnel, segnali forse piccoli ma assolutamente significativi: in primis i saloni della moto EICMA di Milano degli ultimi anni, dove lo stand della Guzzi è comunque preso d'assalto da appassionati e non dell'Aquila di Mandello, che con i modelli nuovi nonché con gli spettacolari prototipi usciti come per magia dalla matita di Pierre Terblanche hanno letteralmente colpito il gran numero di persone presenti. Ecco allora che, soffiando su queste tantissime duecentoquaranta candeline, nella speranza di riuscire a spegnerle tutte di colpo in modo da far si che il nostro desiderio si realizzi e che la Moto Guzzi ed il nostro Paese siano lanciati verso un radioso futuro. Questa sembrerà una frase fatta, forse banale ed intrisa di retorica ma davvero sentita e proveniente dal più profondo del cuore.
Allora facciamo l'esperimento.
Chiudiamo tutti gli occhi ed esprimiamo il desiderio.
Prendiamo idealmente tutti noi Guzzisti un bel respiro profondo.
Siamo pronti?
Uno, due, tre!!! Soffiare!!!!!
Buon compleanno a Moto Guzzi e al nostro amato Paese....
Roberto Polleri "ropoller"