Lo scorso weekend ho avuto modo di provare per qualche km di strade alpine, ai piedi della Marmolada, la Tuono v4 APRC che il mio fratellino ha preso di recente. Tra l'altro, l'ha comprata usata da un responsabile di produzione in Aprilia, per cui ha un po' di chicche extra (pinze Brembo triple-brigde, mono regolabile della RSV - quindi posteriore rialzato, mappe Aprilia racing, scarico preserie un po' più aperto).
Premetto che il Griso è la MIA moto e nessun'altra mi fa voglia allo stesso modo, però devo dire guidare che la Tuono è stata un'esperienza memorabile, se pur breve.
Intanto il nome, specie in questo caso, è azzeccatissimo: con le modifiche apportate, la valvola allo scarico apre appena viene inserita una marcia e il cambio di tonalità (e di volume) allo scarico è netto. Va come un cannone, pare che sia proprio l'onda sonora a spararti avanti. In una breve galleria ho aperto: sembrava che ci fosse scoppiato dentro il temporale!
La spinta fa girare la testa (letteralmente): io non ci sono abituato e in terza, aprendo, sugli 8.000 giri ho proprio avuto un giramento di testa. Pensare che il grosso doveva ancora arrivare mi ha fatto un certo effetto...
Il cambio elettronico è notevole: le cambiate sembrano colpi di fucile (fa anche lo scoppio, se si cambia "in alto").
Ovviamente ci sono andato più che cauto, non ho mai fatto attivare l'antipattinamento, ma mi ha positivamente impressionato il fatto che, pur essendo in mappa race, un polso "normale" riesce in modo estremamente naturale a gestirla in modo fluido ed, eventualmente, dolce. Anche se, devo dire, la moto è pura istigazione a delinquere!!!
Che dire? Nel mio piccolo, mi sento come se fossi tornato ragazzino e sceso dalle montagne russe più veloci del mondo... se vi capita l'occasione di saltare in sella ad una bestiola del genere non fatevi problemi ed approfittatene: poi vien voglia di raccontare in giro l'esperienza!