Moto Guzzi Griso

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Fine produzione
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ARGOMENTO: Fine produzione

Re: Fine produzione 20/11/2016 18:38 #218745

  • Lele71
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Ogni tanto ragiono su questo argomento per trovare una spiegazione a questo 'volersi fare del male da soli' a cui la Piaggio pare dedicarsi con impegno e, alla fine, una spiegazione me la sono data.

Indizio nr.1: i marchi Gilera e Derbi sono stati fatti morire nonostante ottimi e recenti trascorsi (il marchio Laverda l'ha invece comprato già 'morto' acquisendo Aprilia)
Indizio nr.2: la gamma Moto Guzzi, buona o ottima a seconda dei casi per i modelli esistenti, è chiaramente sottosfruttata, visto che le sue potenzialità in segmenti come quello del Griso o delle maxi sportive sono palesemente trascurate
Indizio nr.3: ci si ostina a proporre nella gamma Aprilia dei modelli di scarso successo (Shiver e Tuono) quando è evidente che dal punto di vista stilistico proprio non incontrano il favore degli appassionati
Indizio nr.4: quando si vuole i bei mezzi saltano fuori: la dinastia dei 1400 Guzzi, il V7 (sia lui che il V9 a me personalmente non piacciono granché ma in giro ce ne sono abbastanza), la RSV4 (che poi non si venda è un altro paio di maniche)

Ne deduco che:
1) il gruppo Piaggio ha a disposizione delle ottime professionalità, come testimoniato da alcuni progetti davvero all'avanguardia meccanicamente / elettronicamente / stilisticamente (serie 1400, RSV4): persone con dei bei cervelli che chiedono solo di poterlo dimostrare e, ogni tanto, li accontentano pure
2) queste professionalità non possono contare su un management all'altezza (visto che la imbrocca solo a sprazzi) e che sia capace di vedere il mercato in un'ottica di gruppo (ovvero capendo cosa è meglio proporre e con quale marchio) e con tempi di reazione rapidi (vedi modelli da una vita a listino con vendite scarsissime).

Questo solitamente accade solo nello Stato e nel para-Stato, in genere nel privato ci si dà invece una mossa perché altrimenti il signor padrone cala la scure, e, infatti, il gruppo Piaggio ha da sempre legami stretti con lo Stato (prima come Fiat e ora con la figura di Colaninno) e, probabilmente, alle volte la mentalità è proprio quella del 'fare un lavoro per farlo anche se farlo davvero bene è un'altra cosa'.

Questo per dire che è inutile prendere rabbia: è impossibile fargli vedere le cose con i nostri occhi, quelli che vedono lontano stanno a Borgo Panigale, a Monaco e in altri posti tipo Akashi o Hamamatsu ma non a Pontedera, tant'è che il progetto Griso viene da Aprilia mica da Piaggio!
Ci conviene consolarci col fatto che la Guzzi non ha chiuso col crac Aprilia e non pensare a cosa, invece, potrebbe essere...
Ringraziano per il messaggio: Pietrone

Re: Fine produzione 20/11/2016 19:29 #218752

Lele71 ha scritto:
Ogni tanto ragiono su questo argomento per trovare una spiegazione a questo 'volersi fare del male da soli' a cui la Piaggio pare dedicarsi con impegno e, alla fine, una spiegazione me la sono data.

Indizio nr.1: i marchi Gilera e Derbi sono stati fatti morire nonostante ottimi e recenti trascorsi (il marchio Laverda l'ha invece comprato già 'morto' acquisendo Aprilia)
Indizio nr.2: la gamma Moto Guzzi, buona o ottima a seconda dei casi per i modelli esistenti, è chiaramente sottosfruttata, visto che le sue potenzialità in segmenti come quello del Griso o delle maxi sportive sono palesemente trascurate
Indizio nr.3: ci si ostina a proporre nella gamma Aprilia dei modelli di scarso successo (Shiver e Tuono) quando è evidente che dal punto di vista stilistico proprio non incontrano il favore degli appassionati
Indizio nr.4: quando si vuole i bei mezzi saltano fuori: la dinastia dei 1400 Guzzi, il V7 (sia lui che il V9 a me personalmente non piacciono granché ma in giro ce ne sono abbastanza), la RSV4 (che poi non si venda è un altro paio di maniche)

Ne deduco che:
1) il gruppo Piaggio ha a disposizione delle ottime professionalità, come testimoniato da alcuni progetti davvero all'avanguardia meccanicamente / elettronicamente / stilisticamente (serie 1400, RSV4): persone con dei bei cervelli che chiedono solo di poterlo dimostrare e, ogni tanto, li accontentano pure
2) queste professionalità non possono contare su un management all'altezza (visto che la imbrocca solo a sprazzi) e che sia capace di vedere il mercato in un'ottica di gruppo (ovvero capendo cosa è meglio proporre e con quale marchio) e con tempi di reazione rapidi (vedi modelli da una vita a listino con vendite scarsissime).

Questo solitamente accade solo nello Stato e nel para-Stato, in genere nel privato ci si dà invece una mossa perché altrimenti il signor padrone cala la scure, e, infatti, il gruppo Piaggio ha da sempre legami stretti con lo Stato (prima come Fiat e ora con la figura di Colaninno) e, probabilmente, alle volte la mentalità è proprio quella del 'fare un lavoro per farlo anche se farlo davvero bene è un'altra cosa'.

Questo per dire che è inutile prendere rabbia: è impossibile fargli vedere le cose con i nostri occhi, quelli che vedono lontano stanno a Borgo Panigale, a Monaco e in altri posti tipo Akashi o Hamamatsu ma non a Pontedera, tant'è che il progetto Griso viene da Aprilia mica da Piaggio!
Ci conviene consolarci col fatto che la Guzzi non ha chiuso col crac Aprilia e non pensare a cosa, invece, potrebbe essere...


E' tutto vero Lele e ti quoto di brutto , però non mi arrabbio , e non me ne dolgo , però non se la prendano con me se passo a KTM SD 1290 eh.......ho voglia di non solo bello (infatti è brutta come la morte il K)....ma tecnologicamente avanzato .
Non mi servono altre moto
Ultima modifica: 20/11/2016 19:30 Da enricoblues.

Re: Fine produzione 20/11/2016 21:12 #218756

  • Pietrone
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.... Sarà per il fatto che ho una griso da solo due mesi, sará perché in giro per le strade sarde se ne vedono davvero poche ( grazie Aquilaseduta di averci arricchito con il tuo ferro arancione), ma..... Quando passo e tutti la osservano come se fosse una moto mai vista... Per me é impagabile.
Grazie Griso
Ringraziano per il messaggio: doppiabi, semprengiro

Re: Fine produzione 20/11/2016 23:08 #218767

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Il KTM SD1290 io non lo trovo brutto, è una moto molto particolare che può piacere molto o piacere zero: è spigolosa anche più di alcune giapponesi spigolose ma lo è con uno stile diverso, KTM per l'appunto.
Purtroppo io ho il brutto difetto di apprezzare tutto ciò che merita ma alla fine di volere solo moto italiane, tuttavia devo dire che, tanto per restare in KTM, a me l'RC8 è sempre piaciuta un sacco e, vista dal vivo (in riva al lago all'ultimo Open House), è ancora più bella.
E qui torniamo al vecchio discorso fatto per le Guzzi: perché l'RC8 non vende?
Io comincio anche a pensare che certi modelli siano così avanti che il grosso del pubblico non sia in grado di apprezzarli: troppo genio da parte dei progettisti e troppa competenza da parte del management che ne ha approvato la messa in produzione, peccato che la gente non sia avanti come loro.
Se andiamo a vedere la storia anche dell'automobilismo, di esempi ce ne sono tanti: se andate a vedere la storia della Lamborghini, ad esempio, troverete diversi modelli che hanno avuto poco successo e la frase che viene spontanea è semplicemente:"Assurdo, sono bellissimi ancora oggi!".
Appunto, erano avanti di 50 anni...

Re: Fine produzione 20/11/2016 23:28 #218769

Oggi,complice la temperatura gradevole,imbocco la 206 e mi dirigo a Castiglioncello..sul mare..un classico. Parcheggio in piazzetta,tante moto,anche particolari tipo Vmax vecchio. Indovinate intorno a quale moto si é radunato un gruppetto di curiosi? Beh,intorno a una Guzzi,la mia,la Griso....é incredibile che abbiano interrotto la produzione...stavolta,se non si sbrigano a sostituire Griso,Norge e Stelvio la Guzzi non si riprende piú,saranno in tanti a cambiar marchio. Mica siamo tutti hipster....
Ringraziano per il messaggio: grisorock, vunovanta

Re: Fine produzione 21/11/2016 18:13 #218825

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Lele71 ha scritto:
Il KTM SD1290 io non lo trovo brutto, è una moto molto particolare che può piacere molto o piacere zero: è spigolosa anche più di alcune giapponesi spigolose ma lo è con uno stile diverso, KTM per l'appunto.
Purtroppo io ho il brutto difetto di apprezzare tutto ciò che merita ma alla fine di volere solo moto italiane, tuttavia devo dire che, tanto per restare in KTM, a me l'RC8 è sempre piaciuta un sacco e, vista dal vivo (in riva al lago all'ultimo Open House), è ancora più bella.
E qui torniamo al vecchio discorso fatto per le Guzzi: perché l'RC8 non vende?
Io comincio anche a pensare che certi modelli siano così avanti che il grosso del pubblico non sia in grado di apprezzarli: troppo genio da parte dei progettisti e troppa competenza da parte del management che ne ha approvato la messa in produzione, peccato che la gente non sia avanti come loro.
Se andiamo a vedere la storia anche dell'automobilismo, di esempi ce ne sono tanti: se andate a vedere la storia della Lamborghini, ad esempio, troverete diversi modelli che hanno avuto poco successo e la frase che viene spontanea è semplicemente:"Assurdo, sono bellissimi ancora oggi!".
Appunto, erano avanti di 50 anni...


Di RC8 ne hanno vendute pochine in Italia, è vero... mi risulta che in cruccolandia ne abbiano vendute qualcuna in più... Il motivo, però, non era tanto nel fatto di essere "troppo avanti" per il mercato per essere capita: non è mai stata una moto destinata a grandi numeri. Ceti modelli servono soprattutto come "valorizzazione del marchio", per mostrare le potenzialità e le capacità tecnologiche della casa. Vale per KTM, come vale per i Giapponesi (le varie R1 erc... son pensate principalmente per questo scopo), per Ducati etc... Fu presentata in un periodo in cui KTM era sinonimo di fuoristrada (settore in cui era tornata a recitare un ruolo importante dopo il sostanziale fallimento di alcuni anni prima) e cominciava ad accreditarsi anche nelle moto da strada. Dopo i modelli da supermotard (strettamente imparentati e derivati dall'off road) cominciava a farsi una reputazioni con la Duke (le cui "contaminazioni fuoristradistiche" erano comunque evidenti). Il passaggio successivo fu la partecipazione al mondiale 125 e come fornitore di motori per la MotoGP, con la fallimentare esperienza Proton. Mancava però una moto che fosse identificabile al 100% con la strada, il 4T e le cilindrate serie... Da qui il progetto RC8, che in un primo tempo avrebbe dovuto portare KTM ad impegnarsi anche nel mondiale SBK in veste uficiale, dopo un paio di stagino di rodaggio nel campionato tedesco. I programmi però cambiarono presto: la MotoGP ed il motomondiale erano la vera vetrina, gli investimenti per essere competitivi in SBK non erano proporzionati al ritorno d'immagine e, soprattutto, la moto non era per niente competitiva... La strategia iniziale era, in sostanza, un po' come quella seguita con successo nel cross: proporre una moto competitiva da vendere soprattutto ai team ed ai piloti per i vari campionati nazionali, e da lì conquistare poi quote di mercato tra gli utenti "stradali" e sostenere le vendite delle moto "più umane"... Il problema è che la RC8 costava parecchio, era molto acerba dal punto di vista prestazionale, il marchio KTM era ancora troppo identificato con il fuoristrada, e la moto era decisamente ... "bruttina"....
Tralasciando lo specifico KTM, in un'azienda di successo, non può esistere il discorso "il prodotto è stato un flop commerciale per colpa del mercato, perchè era troppo avanti": significa che si sono sbagliate le analisi, le strategie, e/o che il prodotto non sia stato supportato adeguatamente.

Per quanto riguarda il ritornello di quanto sia stata abile BMW a copiare con successo il Griso, mi spiace, ma non mi trovate d'accordo: mi duole dirlo, ma BMW se ne è proprio infischiata della Guzzi! Il loro esempio è stata Triumph: da anni facevano numeri incredibili con la serie modern classic (Bonneville etc...): grandi numeri di vendita, investimenti minimi ed ampiamente ammortizzati, ed un mercato che dimostrava di gradire sempre di più quel tipo di moto. Se ci pensate bene, anche nel settore automobilistico non siamo così lontani, basti pensare al successo di Mini, New Bettle, Fiat 500.... Basta vedere le quotazioni folli raggiunte da moto come le vecchio R80, R100 etc... tutte moto ricercatissime per essere modificate... a quel punto, fare 2 + 2, per i crucchi è stato facile: Hanno preso il boxer 1200 che già avevano in casa, l'anno messo in una ciclistica semplice e "normale", le hanno disegnato intorno una bella linea classica.
Casomai, è proprio la Griso che aveva la possibilità di godere di una "seconda"giovinezza, sfruttando il successo della NineT... Con un marchio così, poi, era tutto più facile! ma evidentemente la matematica, negli uffici Piaggio, porta a risultati differenti....

Un ultima cosa: ho letto interventi che pongono l'accento di quanto costi sviluppare un motore che rispetti le nuove normative anti-inquinamento.
Certamente, sviluppare nuovi motori e nuovi modelli ha un costo molto elevato. Proprio per questo, da molti anni, le case cercano di declinare la medesima meccanica in modelli differenti, per ammortizzare al meglio gli investimenti iniziali. Triumph (mi spaicae citarla sempre), quando fu rilanciata dopo il fallimento, decise di puntare su motori (3 cilindri) e ciclistiche modulari: il 900 3cilindri era studiato in modo tale che, variando solo la corsa del pistone, potesse diventare di 750cc... il medesimo telaio era la base di diversi modelli. Ogni nuovo modello aveva quindi costi di sviluppo ridottissimi (progettazione, costruzione, collaudo, gestione ricambi, linee di assemblaggio etc...).
Ecco: nel momento in cui Guzzi ha deciso di sviluppare il 1400cc, avrà pensato alla possibilità di utilizzarlo come base anche per moto di altro genere, che non fossero per forza cruiser e affini? Presentare una nuda 1400cc non credo sia la scelta migliore, sarebbe recepita come un trattore con il motore di una cruiser: avranno pensato ad una soluzione "facile ed economica" per un dowsize a 1200cc? potendo contare facilmente su 100/120 cv?
In ogni corso di economia e marketing, ti insegnano l'importanza di una programmazione un pochino (solo un pochino....) più ampia....

Re: Fine produzione 22/11/2016 00:01 #218846

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Mi aggiungo anche se sono nuovo da queste parti ✌

Re: Fine produzione 22/11/2016 00:16 #218850

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Benvenuto!

Passa dalla sezione Presentazioni
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Ringraziano per il messaggio: grisorock

Re: Fine produzione 25/11/2016 00:28 #219078

Oggi son passato dal mio meccanico Guzzi e parlando di novità da Mandello mi ha detto che dal 2018 ci saranno nuove Norge e Stelvio con motore euro 4. Al quesito posto su un eventuale erede del GRISO è stato vago ed ha aggiunto che MotGuzzi vorrebbe puntare sul mercato dei giovani; vedremmo in futuro scooter marchiati con l'aquila?

Re: Fine produzione 25/11/2016 10:23 #219094

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Re: Fine produzione 25/11/2016 17:17 #219148

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eh sì... puntare tutto sul mercato dei giovani sarebbe una mossa azzeccatissima!

intenderanno i 16/23/25 anni, immagino...

... infondo, sono notoriamente quelli con la maggior possibilità di spesa....

... infondo, sono proprio quelli che sentono più forte il richiamo del marchio Guzzi.... mica sono attratti dalle giapponesi o dalle BMW....

... proprio per questo hanno puntato tutto sui 1400cc della California e derivate.... ah, quando si dice "strategia di medio e lungo periodo"!

Parlando seriamente, spero che almeno significhi V7, o i jeans... voglio sperare che quei geniacci non riescono a stupirci con qualcosa di ancora più degradante....

Re: Fine produzione 25/11/2016 17:25 #219150

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secondo Miguel Galluzzi , che il maresciallo ha importunato per ben due volte a mandello ed all'eicma e che e' stato incredibilmente cosi' gentile da dedicarci in entrambi i casi un buon quarto d'ora del suo tempo , il progetto Griso non e' stato per niente abbandonato . anzi . il programma di rinnovo della gamma sarebbe in realta' predisposto per arrivare al centenario ( 2021 ) con una serie di novita' piuttosto importanti...
speriamo sia giusto un niente piu' informato del tuo meccanico...

Re: Fine produzione 25/11/2016 18:36 #219156

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ah ecco... 2021... dopodomani, insomma....

Re: Fine produzione 26/11/2016 12:45 #219209

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Beh, dai ragazzi, queste ultime indiscrezioni danno fiducia: al 2018 manca poi un anno e sapere che cose importanti bollono in pentola mi risolleva il morale.
Resta comunque indiscutibile che non si possono lasciare sguarniti dei segmenti (lasciamo che resti una specialità di Marchionne) e che le pecche dei capi Piaggio sono evidenti, però sembra che non siamo neanche un morto che cammina come altre realtà industriali.
Grazie delle notizie, mi avete galvanizzato

Re: Fine produzione 26/11/2016 15:16 #219234

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Eh quando si dice rapidità di risposta... Nel 2021...... Ma va

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