Moto Guzzi Griso

Su invito di GriGio, che ha letto il mio reportage pubblicato lunedì scorso, riporto anche nel nostro amato Foro alcune riflessioni maturate al termine della maratona all’interno dei padiglioni dell’Eicma 2019. Premetto subito che NON parlerò di Guzzi, perché dopo aver visitato lo stand, che volutamente avevamo lasciato per ultimo, posso soltanto calare un velo pietoso e recitare una prece...

Il mio obiettivo, infatti, non era certo quello di scoprire le fantasmagoriche novità dell’Aquila di Mandello; volevo unicamente tentare di capire come si stanno muovendo i piccoli e grandi costruttori riguardo alla motorizzazione elettrica, perché era questo il fil rouge dell’intera esposizione.

La risposta pressoché definitiva l’ho avuta una volta approdato allo stand della Harley-Davidson. Non solo la storica casa di Milwaukee, produttrice delle motociclette note in tutto il mondo per il caratteristico rombo del motore brevettato, ha deciso di lanciare sul mercato una moto “silenziosa”, ma addirittura ha schierato una truppa di ragazze tablet-munite pronte a invitarti a provare la moto sui rulli (prova molto realistica, con tanto di ventilatore a simulare la velocità) e a catturare i tuoi dati per farti avere novità proprio sulla moto elettrica! Fatico a immaginare un plotone di harleysti, di pelle vestiti e tutti tatuaggi e piercing, che arrivano annunciati da un sibilo al posto di un rombo di tuono, ma se ne faranno una ragione anche loro. Probabilmente si doteranno di amplificatori e altoparlanti portatili, per riprodurre con nostalgia la “musica” delle moto dei tempi che furono… O forse finirà proprio un’era, per poi tornare in modalità vintage dopo qualche decennio, un po’ come accaduto con il vinile e i cd.





La transizione alle due ruote elettriche, tuttavia, sarà ben più lenta rispetto a quella prevedibile per le quattro ruote, ma i segnali lanciati all’Eicma lasciano intendere che non si tratti soltanto di esercizi di stile e di operazioni di marketing, sebbene è fin troppo ovvio che qualche prototipo non vedrà mai la luce. Basti dire che un bolide come l’Energica “Ego” ha prestazioni già di per sé mostruose sulla carta (145 hp, 215 Nm di coppia, velocità limitata a 240 km/h e autonomia da 180 a 400 km, a seconda del “polso”), ma quando di rendi conto che tali prestazioni sono disponibili fin dal primo nanosecondo e restano invariate per tutto il regime di rotazione del motore, con un’accelerazione che ti fa attorcigliare lo stomaco alla colonna vertebrale, capisci che il fascino dei cilindri e dei pistoni è roba del passato.





E nel settore delle moto si percepisce anche una certa preoccupazione, alla stessa stregua di quel che accade in ambito automobilistico, poiché anche le moto elettriche non avranno praticamente bisogno dei meccanici. In un futuro molto lontano, è possibile immaginare che restino soltanto gommisti e carrozzieri, più qualche meccanico “vintage” per i pezzi d’epoca (e a quella data la benzina forse costerà più del Brunello di Montalcino, visto che se ne produrrà molta meno, quindi mettere in moto una rombante due cilindri sarà davvero un lusso…).

Chi sarà il primo, qui dentro, a passare dal bicilindrico a V al motore sincrono a magneti permanenti? Si accettano scommesse…

Per le moto non mi viene ancora da pensarci..

Per le auto invece ogni tanto provo a informarmi, specie per cercare di capire, al netto di costi iniziali, autonomia, ecc., quanti anni/km può garantire il sistema di alimentazione elettrica.. e quindi.. quanto costerebbe "ricondizionare" l'impianto.

Magari ha poco senso, visto che mediamente si cambia auto piuttosto precocemente oggi.

Io però cambio auto ogni 10/15 anni.. certo se poi le "regaleranno"..

Bel resoconto Max.

Non è un segreto che sono affascinato dalle Energica e la mia indole tamarra mi porta sempre verso la Ego, che ogni tanto mi vado a configurare e che sto già pianificando di noleggiare l’anno prossimo.

Le e-Harley sinceramente non le ho “calcolate”, non mi hanno incuriosito e mi sono chiesto il perché: non mi attira il marchio. E da qui una considerazione che mi è venuta in mente in campo automobilistico, ma facciamo un esempio culinario che è più facile: Coca-Cola inizia ad allevare polli perché sono il futuro e li chiama Polli della Coca-Cola. Non funziona. Polli e Coca-Cola sono palesemente diversi, mezzi elettrici e mezzi endotermici sono palesemente diversi, ma in quest’ultimo caso il cervello è ingannato: vediamo 4 (2) ruote, quindi pensiamo siano uguali. No!

Tesla e Energica funzionano perché stanno sbaragliando tutti gli altri sul loro stesso campo, perché non si sono limitati a mettere un motore elettrico su una macchina, hanno costruito e modellato l’intera azienda su una filosofia ben precisa, senza preconcetti o limiti derivati dalle tradizioni. Una Model 3 e un Serie 3 berlina (stesse dimensioni, stesso prezzo) si assomigliano solo fuori: la differenza non è solo il propulsore, dietro c’è molto di più. La Model-X balla: è un minchiata? Sì. Però balla, tutte le altre no. E se sono capace di far ballare un’auto, o di mandare una Roadster nello spazio, quante altre cose posso tirar fuori dal cilindro?



Sta facendo, a mio umile avviso, una figuraccia Porsche, con la Taycan: se Tesla avesse 30 anni, la Taycan sarebbe una Model S di 20 anni fa, al doppio del prezzo, e il modello di punta lo chiami pure “Turbo”?!? Dato che in Porsche non sono del tutto fuori di testa, alla base credo ci sia il concetto “facciamoci prendere per i fondelli, basta che ne parlino”.

www.porsche.com/italy/modelstart/all/?modelrange=taycan

Gli endotermici diventeranno mezzi di nicchia? Assolutamente sì, così come lo sono oggi i bellissimi cavalli, che fino a qualche decennio fa consegnavano pure la posta (senza carezze o selle da 5000€). I cosiddetti “puristi” se ne faranno una ragione.

I meccanici si dovranno specializzare in quel che restarà degli endotermici, i più bravi. Tutti gli altri si trasformeranno in “elettricisti”, così come gli arrotini hanno imparato a far coltelli.

I mezzi elettrici non sono a buon mercato, è vero, ma ripetto alla tecnologia che offrono costano pure poco.
Con l’autonomia ormai ci siamo, oltretutto che una Tesla ti ci porta da sola a ricaricarsi e ci sono colonnine anche a Montemarcello o dietro il Moderno a Sarzana.

Rimane il problema del peso, porca miseria quanto pesano: ho fatto un Cisa insieme a una Model S ed è stato imbarazzante (per lui), i particolari ve li racconto in un pippone de visu. E già che ci sono: con i motori elettrici bisogna resettare anche la guida, non dico che ci vorrà una patente apposta, ma almeno un corso o mettersi un attimino a studiare bisognerà farlo…quindi vi lascio con un paio di quesiti:

- Siete su una Energica Eva EsseEsse9, come fate a mettere in folle? (Sì, si può mettere in "folle" e la risposta la trovate anche su internet…e richiede allenamento, soprattutto mentale)
- Siete su una Model S Performance, come fate ad andare da qui a Madonna di Campiglio senza usare il pedale del freno? (Anche in questo caso la risposta è "si può fare", soluzione sull’internet…ma io non so se al primo colpo ce la farei )

Bel report e ottime considerazione, entrambi !
Al di là del lato "romantico" - che sulle auto ormai conta poco e niente per la maggior parte degli "utenti", mentre sulle moto è quasi tutto... - il dubbio più grande che ho è sulla produzione di energia elettrica, in particolare in Italia: riuscirebbe il nostro paese a far fronte a un tale fabbisogno ? Quando se in casa attacco un tostapane e un asciugacapelli scatta il contatore... ?!
Insomma, le case, i politici, i media stanno suonando la fanfara dell'elettrico e stanno andando a sbattere contro un bel muro...
Se poi vogliamo parlare del lato "green" dell'elettrico, lo è realmente se l'energia elettrica venisse prodotta per la maggior parte da fonti rinnovabili, altrimenti sarebbe anche peggio di adesso, visti anche i problemi di smaltimento delle batterie; ma questo è un altro discorso...
E poi rimane un certa preoccupazione in caso di incidente, più per la auto che per la moto: se si aprisse una batteria a litio... ciao ciao...
Forse, probabile che sia il futuro anche se, soprattutto per le moto, non lo vedo "prossimo".

Condivido appieno le considerazioni di CET.
Lasciamo un attimo da parte gli incidenti e lo smaltimento batterie, facendoci già un grosso sconto.
Io ho l'impressione che, aldilà degli slogan, le case stiano addirittura rallentando lo sviluppo dell'elettrico in quanto attualmente il problema dell'inquinamento sarebbe solo spostato dal singolo utente al produttore di energia.
Immaginate se la metà del parco auto circolante di Roma passasse all'elettrico. Quanto carbone sarebbe necessario bruciare per avere a disposizione l'energia elettrica necessaria?
E chi non ha un box o un posto auto privato, dove ricaricherebbe il proprio mezzo? A Roma dico, ma vale per ogni città.
Di fatto l'ibrido (non plug-in) sembrerebbe la carta vincente ... ma ha sempre bisogno di carburante fossile e sulle moto sinceramente non lo vedo proprio applicabile.
Per il prossimo ventennio non mi preoccuperei insomma, a meno che la fissione non diventi realtà.

E' vero, ma siamo sempre al solito confronto: se a fine '800/primi '900 tutti fossero passati istantaneamente dai cavalli alle Mercedes, non ci sarebbe stata benzina per tutti. E cosa succede in caso di incidente con serbatoi pieni di benzina? No, io mi tengo il cavallo, che comunque caga lo stesso e devo dargli da mangiare.

Sarebbe interessante un concetto di "energia-condivisa": tutti (TUTTI) ne produciamo un po', dei milliwatt, ma in continuazione, giorno e notte. E sempre in continuazione, la mettiamo in rete.
Vi ricordate quando non avevamo abbastanza memoria nei computer? Ecco, oggi nessuno (più o meno) ha questo problema perché di memoria disponibile in rete ce n'è più di quanta ne abbiamo bisogno.

Grande GriGio, mi piace il tuo spirito.
Io tendo ad avere un approccio meno fantasioso ma è con la fantasia che escono le idee nuove e soprattutto innovative.

Gio, bella l'idea dell'elettricità condivisa, ma dubito che basterebbe a sopperire all'ENORME assorbimento richiesto dagli EV !
Il problema è che ci siamo già dentro: la e-208, tanto per fare un esempio, è realtà e con gli incentivi sarà sotto ai 20K. Peccato che nemmeno a "Milàn l'è un gran Milàn" - città di riferimento - ci siano colonnine a sufficienza per la ricarica non dei futuri modelli, ma nemmeno per gli attuali...
Insomma, siamo in ritardo mostruoso dal punto di vista dell'approvvigionamento dell'energia !
Auto e moto sono pressoché mature, ma l'infrastruttura è indietro di anni...
Costruttori e politici, per motivi diversi, spingono sull'elettrico puro, ma sanno benissimo che a medio termine non siamo ancora pronti...

Ciao a tutti, vi seguo sempre con piacere...mi piace questo topic e porto la mia idea:
Per quanto riguarda la ricarica stanno già studiando le strade che ricaricano i mezzi mentre circolano: notiziescientifiche.it/in-svezia-sara-te...trici-durante-guida/
...è vero, la strada sembra essere ancora lunga ma stanno anche testando nuovi tipi di batteria molto più durevoli in autonomia, durata di vita e velocità di ricarica...

Se volete su anima guzzista c'è un bel topic sulll'elettrico: forum.animaguzzista.com/viewtopic.php?f=...47228&start=4880

Visto che sono un luciaio do un mio piccolo contributo....

Il Futuro è e sarà indiscutibilmente elettrico o meglio la mobilità utilizzerà sempre più motori Elettrici ad alte prestazioni. Un motore Elettrico arriva a rendimenti di oltre il 93%. Il problema rimane l'alimentazione del motore elettrico!!!

Attualmente vedo principalmente 2 "macro" problematiche:

- Infrastrutture ==> Sistemi di ricarica privati e non
- Batterie ==> Tecnologie , Capacità , Smaltimento e possibile riutilizzo

... sicuramente nei prossimi 10/20 anni avremo soluzioni realmente sostenibili (nel verso senso di bilancio energetico) rispetto agli attuali motori a combustione.

Attualmente produrre Batterie con Capacità notevoli non è "Banale" :

<<Uno studio del 2017 ha appurato come la produzione di una batteria agli ioni di litio per autotrazione (nell'ipotesi di un 50-70% di quota fossile nel mix elettrico) rilasci in media 150-200 chilogrammi di CO2 equivalente per kilowattora di batteria prodotta: nel caso di un autoveicolo elettrico con batteria da 100 kWh verrebbero rilasciate 15-20 tonnellate di anidride carbonica per la sola produzione della batteria[47]. Effettuando un paragone con mezzi a benzina o diesel, questi ultimi prima di arrivare a rilasciare tanto diossido di carbonio quanto la produzione della batteria stessa da 100 kWh, impiegherebbero (con percorrenza stimata di 1.224 miglia annuali, ossi circa 2000 km/anno ed emissione stimata di 130 grammi di biossido di carbonio per chilometro) circa 8,2 anni>>

La mia sensazione è che si stia cercando di fare il passo più lungo della gamba , senza passare da VERE soluzioni ibride plug-in a costi ragionevoli ed attualmente molto più sostenibili , solo per inseguire una tendenza di mercato .

Scusate la terminologia elettrica... ma la vera chiave di volta non sarà lo sviluppo di macchine elettriche performanti o intelligenti , ma sarà trovare una tecnologia di immagazzinamento Energetico (P*t =kWh) realmente sostenibile , di facile produzione e con un basso impatto ambientale.

Chi progetta una vettura Elettrica deve per forza scontrarsi con 2 leggi fondamentali inviolabili che sono la conservazione della Massa e di Energia...

E poi le moto sono più belle dei cavalli..

CET ha scritto:

Un giorno mi ci metto a far due conti, ma mi servirebbe l'aiuto del "luciaio" Guido:
- Quanto mi costa produrre 1kW/h e metterlo in rete? Ma soprattutto, sono in grado di produrlo o è troppo? In modi vari ed eventuali: pannelli, turbine, girandole, dinamo, tapis roulant...
- Posso produrre 7/24/365?
- Quanta energia serve per caricare una Model 3 long range?

Poi moltiplico per gli abitanti di Milano.

Stanotte a Sarzana c'è stato un vento della Madonna che ora mi tocca andare a sistemare il giardino: secondo me una Energica Eva con tutta quella energia riuscivo a carcarla
Quando torno a Zibello vedo nel Po milioni di litri scorrere verso l'Adriatico...è un'idea malsana ficcarci dentro 3 turbine con 2 fili che escono?

Gio, i dati a cui tu fai riferimento sono già tutti disponibili. La stessa Tesla ti spiega come produrre, condividere e accumulare energia fai da te.

Riguardo ai fabbisogni di energia, invece, il discorso è (relativamente) semplice. Una Tesla M3 LR, per esempio, consuma circa 200 Wh/km. Ha una batteria da 75 kW, ovvero un’autonomia media di circa 400 km. Una compagnia come Iberdrola, che produce energia da fonti totalmente rinnovabili (sole, acqua, maree, terra e vento), vende la materia prima a circa 0,05 €/kWh (in fattura poi, tra oneri di distribuzione e accise arrivi a circa 0,18 €/kWh), quindi un “pieno” costa € 3,75, sempre in termini di materia prima (€ 13,5 al lordo, se uno ricarica a casa propria, un po’ di più se uno ricarica alle colonnine).

Detto ciò, se fai un calcolo di percorrenza media pari a 15.000 km/anno, hai un consumo di 3.000 kWh (per un costo all’utente finale di € 150 per la materia prima, € 540 al lordo) e da questo dato puoi divertirti a calcolare quante auto elettriche potrebbero circolare oggi in base all’eccedenza di capacità produttiva che abbiamo in Italia e a quanto ammonterebbe il risparmio in termini di minori consumi di carburanti tradizionali.

È ovvio che man mano che aumenteranno i consumi ci sarà un adeguamento delle centrali elettriche (che magari nel corso degli anni prenderanno il posto di raffinerie, centri di stoccaggio del petrolio e così via). Proprio come hai detto a proposito delle memorie digitali, la tecnologia seguirà il passo delle necessità del mercato. È sempre stato così e sarà sempre così.

Grazie BravoMax per gli esempi e i numeri !
Credo che le auto siano le prime a fare da "cavia" per capire se tutto il sistema di approvvigionamento riuscirà a stare dietro alla richiesta di energia.
Stiamo vivendo un periodo cruciale in questo senso, una rivoluzione mai vista dai tempi del passaggio dal cavallo alle macchine a vapore...
Chi vivrà, vedrà !

Io sono in controtendenza allora,
Vado sempre più piano cercando di godere il momento, il paesaggio, la f...., e tolgo sempre più speso i db killer
E’ probabile che la mia prossima moto sia una street glide Mi auguro che la benzina non arrivi a costare come il brandy
Magari poi provo una elettrica (e sono assai curioso) e cambia tutto