PER DOPPIABi
Bellissimi video, Fanno ricordare un po di storia, volevo fare qualche appunto, però mi limiterò a citarne appena due: il modello da tutti definito SPORT 13 non esiste! Si chiama semplicemente SPORT, Con la variante allestita coni paragambe chiamata ( anche qui non sembra però molto ufficiale ) SPORT LUSSO. Tutti la chiamano 13 perché viene prima della SPORT 14, ma non c'entra niente, il modello, ufficialmente è il TIPO SPORT, la dicitura 13 non è per niente ufficiale, tanto meno mai citata dalla casa di Mandello. L'altra osservazione, si vede una bellissima SPORT14 ( molto ben restaurata, sembrerebbe addirittura conservata ) ad un certo punto, con il sidecar, viene chiamata "500 con sidecar", ma il nome, anche cimi o carrozzino rimane TIPO SPORT14, ovviamente è una 500, come le sorelle dell'epoca, ma non viene chiamata solo "500", ma SPORT 14. Il nome che le è stato dato deriverà dal Tagliavento sul parafango anteriore, che se non mi sbaglio non venne mai prodotto dalla casa, è un accessorio montanto dopo, se ne vendono uguali ma manche Rossi. Alcuni sostengono invece sia ufficiale, ma visti i numerosi modelli tutti diversi e non sempre presenti non credo lo siano ( ci sono quelli a forma di aquila, quelli con il marchio dell'Aquila e la scritta, quelli con la scritta "500" e tanti altri in diversi stili e colori. L'esercito, nella stessa posizione, montava le targhe identificati e per i propri mezzi, con la sigla della divisione delle categoria ( R.O E.TO, P. A. I. e tutti gli ALTRI, compresa la MILIZIA DELLA STRADA e saltuariamente anche i Carabinieri e la polizia ). Bellissimi esemplari però, davvero ben selezionati. Sarebbe stato vedere anche il prototipo ( la G. P. ), che però sembra risalga al 1919, e che sia stato finito o comunque presentato ufficialmente agli inizi del 1920 ( il primo servizio risulta nei primi mesi del 1920 ).
Nel sencondo video si vede "un'ALCE" molto particolare, a parte il rosso che fa capire che è stata o civilizzata o malrestaurata ( non secondo i canoni originali ), ci sono veramente tantissimi particolari sbagliati. È una Biposto, sembra, ma in alcuni punti richiama persino la sorella venuta dopo, la SUPERALCE, e non sembra che la parte posteriore sia molto orginale ( la "cassettina" porta attrezzi montata di sbieco vicino al parafango posteriore non c'entra per niente con l'ALCE, forse non è nemmeno originale )Molto particolare, sinceramente mi spiace, e non poco, che la gente si diverta a pasticciare così le motociclette d'epoca, perché??? D'altronde però ognuno è libero di fare quel che vuole. Poi fra l'altro, le Guzzi di quel periodo avevano ancora le Manettine come comandi, poste sul manubrio, spesso Bowden, a volte anchen Amac o Amal o relative al carburatore impiegato, li invece hanno messo su no strano "impianto" per accecare re come su una normale motocicletta di oggi ( più comodo, certo, però cavolo l'ALCE NON È PER NIENTE una moto di oggi! ). Peccato, perché invece in altri pari focolari non è male ( la meccanica suona bene ). D'altronde, come detto prima, ognuno fa quel che vuole. Peccato però, un'ALCE va rispettata, calcolando anche che ha passato la Guerra, forse addirittura direttamente, tra i ranghi del Regio Esercito Italiano ( non tutte erano al fronte, alcune erano di stanza nelle città o nei distretti e comuni, quindi mai sottoposte a battesimi del fuoco ).
Spero di non avervi annoiato o disturbato, ci tenevo solo a citare questi punti. Scusate se ho scritto tanto, ma ci tenevo a dare anche una buona argomentazione alla cosa. Statemi bene, scusate ancora l'intrusione