Sul sito moto.it, nella rubrica "I Racconti" quest'oggi vi è una scrittura che mi ha molto colpito (potete leggerla al seguente link:
www.moto.it/news/i-racconti-di-moto-it-p...moto-per-sempre.html ).
Tempo fa, partecipando a un corso aziendale, venne chiesto di buttar giù una ventina di righe a penna su un foglio bianco (per studiare grafia, capacità varie, ecc.).
Il tema era libero.. bene io scrissi sulla passione per la moto. Nonostante si disse che il contenuto non sarebbe stato preso in esame, a posteriori, mi fu detto che le mie parole suscitarono emozione in coloro che analizzarono lo scritto. Chiesi una copia per conservarla.
Voglio riportare qui cosa scrissi, sperando di non tediare nessuno nè tantomeno per vanità o velleità letterarie di alcun tipo.
"Descrivere la passione per la motocicletta, o spiegare perchè si abbia tale passione, rientra in quell'insieme complesso di pensieri e sensazioni di difficile traduzione in parole, pur essendo infinitamente limpido agli occhi del cuore.
E allora si cerca nei ricordi dell'infanzia, quando a passeggio con i genitori, in auto o a piedi, improvvisamente ogni azione, ogni pensiero o parola, venivano stroncate dall'incedere di quel rombo, che non solo per intensità, ma piuttosto per la qualità del timbro e la frequenza, risultava nitido e inconfondibile rispetto a qualsiasi altro suono, presente o meno.
Quel cavallo di ferro con due ruote condotto da un cavaliere mascherato era la cosa più bella che si potesse vedere e sognare..
Gli anni possono generare nuove idee e attenuare quelle elaborate in precedenza.
Quando però un'idea è stata inglobata nello spirito può solo accentuarsi, e con la volontà e la buona sorte, magari prende vita.
Ma ciò che in solitudine si vive dentro al casco, tra libertà, leggerezza e timore, resta e resterà custodito, per segreto e gelosia, nel cuore del centauro..".
Domenico