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la moda dei sidecar non muore mai, è una bella cosa, peccato che le italiane una volta dominavano questo campo, adesso invece, dopo aver fatto scuola con Parri ( divenuta poi Smith - Parri ), Tittarelli, Longhi e le altre case costruttrici ( la Guzzi può vantarsi del fatto che per la serie Normale, Sport e Sport 14 ( solo le primissime ) fornivano i sidecar fatti da loro, quindi a marchio Moto Guzzi. In questo caso la moto veniva dotata di freno anteriore per aumentare la forza frenante, e spesso arricchita con Contagiri o contachilometri ( Smith, Veglia, Jaeger, Borletti ( o Veglia Borletti ) e altri marchi noti ) a ghiera dentata sempre sulla ruote anteriore ) ci ritroviamo a essere sempre tra i primi, ma sotto i tedeschi e gli americani, spesso anche sotto i neoproduttori inglesi. Questo un po fa male. Possiamo affermare che il sidecar è italiano, veniva sfruttato a pieno dagli italiani, quindi è l'Italia la patria del sidecar ( che spesso veniva e viene pronunciato come si scrive, "sidecar", mentre andrebbe pronunciato "saidecar" o per i perfettini "saidcar" ). Sono contento che siano compagnie ancora presenti e vivi, speriamo in una ripresa che in questo campo, magari anche dei nostri marchi, come la Longhi, che è ancora presente ma in mano agli americani. Detto questo ancora benvenuto
, scusa se ho scritto così tanto, ma ci tenevo ad argomentare il mitico modo dei sidecar, che spesso ci hanno fatto consocere anche nelle famose "gare con il carrozzino", in cui, fra l'altro, vanno ricordare le grandi doti della Guzzi e i Sidecar molleggiati. Quindi viva la Storia e viva la Moto Guzzi!
Un saluto, statemi bene, Viva la Moto Guzzi e la sua storia