Ciao....
Io sono entrato solo oggi a far parte del vostro gruppo... E gironzolando tra i topics il tuo mi ha colpito... Perchè mi ha ricordato di quando anch'io mi trovavo con il tuo stesso stato d'animo.... E quindi, se me lo permetti, vorrei condividere con te il ricordo di quei momenti bellissimi: il momento in cui si passa dall'essere motociclista "generico" a... "MOTOGUZZISTA".....
Ecco che accade.
Me ne vado a 70 km da casa in compagnia del mio “mentore motociclistico”, un jappista convinto di quelli da 200 cavalli sotto il sedere (oh, che volete… è l’unico disposto ad ascoltarmi mentre vaneggio per ore di moto e ad accompagnarmi di SABATO SERA) a vedere una GRISO 1100 che ho trovato su un annuncio e che mi sembra un buon affare. Lui viene in veste di scettico e di dissuasore da incauti acquisti.
Arrivo e vengo colto da un sussulto… Ancora prima di entrare nella via odo il canto del bicilindrico, maschio e cupo (anche grazie ad un superbo terminale di scarico tronco-conico in titanio scevro da qualsivoglia DB killer)…
Il mio razionalissimo amico mi suggerisce di contenere l’entusiasmo dinanzi al proprietario, dobbiamo ancora trattare sul prezzo…
Indosso la migliore poker face di cui dispongo e scendo a presentarmi.
Fatico a sentirlo a causa del motore acceso, o forse perché non mi importa assolutamente nulla di quello che mi sta dicendo: nella mia mente la sto già cavalcando sulle strade della felicità…
Me la fa provare.
E’ la prima volta in assoluto che salgo in sella ad una Guzzi (se si esclude il Falcone di mio nonno su cui salivo a 4 anni di nascosto in garage, rimediando sonori scapaccioni, quasi a voler dire: “… te la devi sudare quell’aquila che c’è sul serbatoio, moccioso!...”)
Per Diana… Cos’è questo battito che proviene da sotto la sella e che sembra sospingermi dolce ma deciso dal basso verso l’alto? DUMDUMDUMDUMDUMDUMDUMDUM….
No, non può essere ferro… non può essere semplicemente un congegno meccanico…
Mio Dio questo… Questo è un Cuore.
TLACK. Inserisco la prima. Parte.
Seconda. Terza. Spinge, spinge come un dannato. E urla. Maledizione se urla.
Ma è un urlo maschio, cazzuto. Italico.
Non un urletto da donnetta isterica a cui mi aveva abituato la mia Ninja (errore di gioventù), non prima dei 9000 giri…
Mi accorgo che rido forte, da solo. Accosto, rido ancora più forte. Per sbaglio suono il clacson al posto della freccia. Che me frega… Una signora anziana con un cagnolino mi osserva, poi allunga il passo verso casa. Inizia ad essere buio.
Torno da loro che stanno chiacchierando e il mio amico (lo scettico -dissuasore -jappista-200cv) mi dice:… “ Ecco cosa manca alle giapponesi: il CARISMA. Cazzo che moto!”
Spengo il motore, metto il cavalletto.
La compro.