Moto Guzzi Griso

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domanda stupida lavizzari 1100 su 8v se
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ARGOMENTO: domanda stupida lavizzari 1100 su 8v se

Re: domanda stupida lavizzari 1100 su 8v se 22/12/2011 00:10 #48748

@oliver mi sembra superfluo preoccuparsi se il foglio di formaggio non riporta" var E ", credo che l'irregolarità più grossa sia il fatto che non è omologato con le attuali norme xche non ha il Kat!!. Se viaggi con i DB killer difficile che qualcuno cerchi il pelo nell'uovo, se un pubblico ufficiale è talmente sgamato da sapere la differenza di modello tra l'8v e il 1100 come viene riportata sul libretto, saprà anche che devi avere il Kat!
La mia 850 c'ha scritto : MOTO GUZZI SPA LS VAR B Ver 00
Ultima modifica: 22/12/2011 00:14 Da muccopezzato.

Re: domanda stupida lavizzari 1100 su 8v se 22/12/2011 21:08 #48821

  • VdiNovanta
io non sono mai stato fermato per un controllo sugli scarichi , e giro sempre con il dbkiller anche perchè adesso che sono riuscito a montarli posso garantire che il suono senza è da ergastolo nemmeno da galera , fanno un macello tale e tanto che ti rimbomba nel cervello , con il dbkiller hanno un bellissimo suono , magari non sarà un rombo ma non era quella la mia intenzione , è un bel borbottio caratteristico che non da fastidio e che quando i giri salgono sale molto diventando estremamente gratificante in accoppiata con il filtro sono pienamente soddisfatto , senza considerare che probabilmente ho fatto dimagrire il bestio di una decina di kg così a occhio

Re: domanda stupida lavizzari 1100 su 8v se 23/12/2011 03:40 #48837

  • Grisokop
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Perdi 10 kg ma perdi anche 10 cavalli... (purtroppo!)
Furia Nera

Re: domanda stupida lavizzari 1100 su 8v se 23/12/2011 09:14 #48840

  • ninomiao
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posso dare un parere "tecnico" visto che faccio parte degli addetti al controllo ?
c'e' molta confusione ( anche normativa...) in tema di omologazione di prodotti after-market e questo puo' dipendere da molti fattori nonn ultima la mancata omogenizzazione delle varie disposizioni a livello europeo trattanti la materia...
in attesa pero' che le promesse modifiche tese a liberalizzare in qualche misura il mercato e quindi l'installazione dei ricambi e degli accessori rimane la "rigidita'" del codice della strada nostrano che limita le modifiche dei vari componenti del veicolo a quelle espressamente previste dalla carta di circolazione .
l'impianto di scarico , ma anche le misure degli pneumatici , sono appunto riportate chiaramente sulla c.d.c. e la loro sostituzione con prodotti non previsti comporta il ritiro della stessa , un salato balzello ed il ripristino con revisione per poter tornare a circolare.
un prodotto puo' insomma essere "omologato" per un veicolo ( ovvero atto ad essere installato su quel modello...) ma non per l'uso su strada.
spero di aver chiarito in qualche misura il problema ma resto disponibile per approfondimenti : quel che so ve lo dico , di quello che non conosco vedo di informarmi !
Ringraziano per il messaggio: TheHammer, doppiabi, Corsaro, Grisokop

Re: domanda stupida lavizzari 1100 su 8v se 23/12/2011 09:30 #48843

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chiarissimo

Re: domanda stupida lavizzari 1100 su 8v se 23/12/2011 10:35 #48849

Grazie ninomiao. La tua consulenza ci sarà utilissima.
...il gusto di pennellare le curve è di chi coglie la differenza tra assaporare e divorare...[cit. O' Professore]

www.curveetornanti.it
www.gsss.it

Re: domanda stupida lavizzari 1100 su 8v se 23/12/2011 10:58 #48851

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Come mai addirittura 10 cv ? Hai fatto delle prove a banco ? Così a occhio a me sembrava di averli tutti

Re: domanda stupida lavizzari 1100 su 8v se 23/12/2011 12:21 #48861

  • Corsaro
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grazie anche da parte mia

sono assolutamente d'accordo con TheHammer........UTILISSIMO!!!!!
corsaro CHIOCCIOLA grisoguzzi.it

So how do I describe the Griso here at the shop? I say “Here. Go take it for a ride and see what you think.” It’s the quickest way to put a smile on their face.

Thank you Mr. Richardson

Re: domanda stupida lavizzari 1100 su 8v se 23/12/2011 13:33 #48864

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un prodotto puo' insomma essere "omologato" per un veicolo ( ovvero atto ad essere installato su quel modello...) ma non per l'uso su strada.

GRAZIE.... assurdo , ma ho capito
CHE OMO L'OMOBONO

upload photos

Re: domanda stupida lavizzari 1100 su 8v se 23/12/2011 14:29 #48874

Io riporto un po di cose lette qui e la(copia incolla),(rif.terminale):

Leggendo il codice della strada i terminali sono considerati una caratteristica costruttiva/funzionale (un terminale differente potrebbe infatti far variare la potenza del mezzo, ...) sia un dispositivo d' equipaggiamento (articolo 72).

Per l' articolo 72: il montare dei pezzi differenti da quelli di primo equipaggiamento è praticamente impossibile ma la circolare DC IV B/ 03 1997 del 24/11/1997 del ministero dei trasporti chiarisce che è lecito sostituire i terminali di scarico purché vengano rispettati alcuni aspetti:

Il dispositivo può essere sostituito con un silenziatore dello stesso tipo di quello installato in origine dalla casa costruttrice (si rammenta che il tipo di silenziatore non viene indicato nel documento di circolazione), oppure con un silenziatore di sostituzione, omologato in base a norme dell'Unione Europea, e destinato al medesimo tipo di veicolo.

La stessa circolare entra poi nel merito dell'articolo 78 del CdS, chiarendo che uno scarico after-market non è necessariamente da considerarsi una modifica alle caratteristiche costruttive poiché può comunque rispettare sia le emissioni inquinanti che la rumorosità a cui si fa riferimento nel libretto.

Si fa presente che il citato articolo 78 del Codice della strada prevede i casi in cui si rende necessaria visita e prova presso gli Uffici della M.C.T.C., in particolare al primo comma recita: "....quando siano apportate modifiche alle caratteristiche costruttive e funzionali, ovvero ai dispositivi di equipaggiamento indicati negli articoli 71 e 72........". L'azione di "modifica" citata in detto articolo 78, si configura evidentemente quale circostanza diversa dalla sostituzione del silenziatore originale con uno dello stesso tipo ovvero con uno di tipo omologato, come già descritto in premessa, ma riguarda la vera e propria alterazione delle caratteristiche fisiche e meccaniche dell'intero sistema di scarico. Tale ultima circostanza è l'unica per la quale si rende necessaria visita e prova presso gli Uffici della M.C.T.C.

Verrebbe da dedurre che se il nostro terminale rispetta i parametri riportati sul libretto (normativa anti-inquinamento e rumorosità), possiamo stare tranquilli. In realtà non è così: il motivo risiede nelle norme dell'Unione Europea citate proprio in questa circolare: la direttiva 2005/30/CE della Commissione, del 22 aprile 2005, che modifica le direttive 97/24/CE e 2002/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relative all’omologazione dei veicoli a motore :

I convertitori catalitici di ricambio d’origine devono recare quanto meno le seguenti indicazioni:

il nome o il marchio registrato del fabbricante del veicolo;

la marca e il numero d’identificazione del pezzo.

I convertitori catalitici di ricambio d’origine sono accompagnati dalle informazioni di seguito indicate:

il nome o il marchio registrato del fabbricante del veicolo;

la marca e il numero d’identificazione del pezzo; i veicoli per i quali il convertitore catalitico di ricambio d’origine appartenga ad uno dei tipi figuranti all’allegato VI, punto 5


Questa direttiva prevede quindi che il terminale di scarico sia accompagnato da una adeguata documentazione che certifichi il rispetto di determinati parametri per il modello di moto che ci interessa. Bisogna però porre estrema attenzione a cosa c'è scritto sul certificato di omologazione e sul libretto di circolazione. A tal fine è utile riportare come le direttive anti-inquinamento vengono riportate sul libretto di circolazione:

Euro 0: nessuna dicitura
Euro 1: "97/24 Cap.5 fase I" (ciclomotori) e "97/24 Cap.5" (moto)
Euro 2: "97/24 Cap.5 fase II" (ciclomotori) e "2002/51/CE fase A" (moto)
Euro 3: "2002/51/CE fase B" (moto)


La carta di circolazione riporterà anche quest'altra parte della direttiva: "97/24 Cap.9" che titola: livello sonoro ammissibile e dispositivo di scarico dei veicoli a motore .

Il certificato di omologazione dovrà riportare che quel determinato terminale risponde alle normative che sono riportate sul libretto per quel particolare tipo di moto e riportare il numero di identificazione che è punzonato sul terminale (non è sufficiente che il certificato dica solo che il pezzo è "omologato"). Così facendo non si configura una modifica delle caratteristiche costruttive/funzionali , vietate dall'articolo 78, rendendo inapplicabili le sanzioni dello stesso. Nei certificati il modello di moto può non essere esplicitato con il nome commerciale ma con un codice (griso : esempio var.1 vers.1) che deve essere presente sul libretto (questo è il vero "nome" del modello).

In sintesi, per avere un terminale in regola con la legge, questo dovrà riportare un numero identificativo "X" ed essere accompagnato da un certificato/foglio in cui venga specificato che il pezzo "X" soddisfa, per il modello "Y" di motociclo, le direttive (o la direttiva) che sono scritte sul libretto della moto di tipo "Y".

Un esempio di certificato di omologazione può essere il seguente:
Si certifica che il terminale di scarico tipo 1234, prodotto dalla ditta x, rispetta la seguente normativa: EC/97/24 Cap.9 Il numero di omologazione e7*97/24*97/24/9/III/B*0987 è rilasciato dal ministero dei trasporti del paese (e7) ed è valido come elemento sostitutivo per i seguenti mezzi: A, B, C

Per sapere se siamo in regola o no è quindi necessario effettuare un confronto su ciò riporta il certificato di omologazione e la carta di circolazione, così come riportato sotto:



Vediamo ora alcuni esempi:

CASO 1:

modello di moto, anno di immatricolazione, classe inquinamento: XY, 1997, euro 0
numero pezzo identificativo scarico after market: 1234
certificato di omologazione per il modello di scarico: 1234
direttiva/e a cui fa riferimento il certificato di omologazione: "97/24 Cap.9"
modelli di moto riportati nel certificato di omologazione, anno: XY, 96-99
valutazione: siamo in regola


CASO 2:

modello di moto, anno di immatricolazione, classe inquinamento: XY, 1997, euro 0
numero pezzo identificativo scarico after market: 2345
certificato di omologazione per il modello di scarico: 2345
direttiva/e a cui fa riferimento il certificato di omologazione: "97/24 Cap.9"
modelli di moto riportati nel certificato di omologazione, anno: XY, 98-99
valutazione: non è consentito montare quello scarico: l'anno di immatricolazione della moto non è presente tra quelli riportati sul foglio di immatricolazione
conseguenze: sanzione da €398,00 a €1.596,00, ritiro della carta di circolazione, revisione straordinaria obbligatoria (con obbligo di ripristino di componenti omologati e dotati di regolare documentazione) (Art.78 CdS)


CASO 3:

modello di moto, anno di immatricolazione, classe inquinamento: XY, 1997, euro 0
numero pezzo identificativo scarico after market: 2345
certificato di omologazione per il modello di scarico: 1111
direttiva/e a cui fa riferimento il certificato di omologazione: "97/24 Cap.9"
modelli di moto riportati nel certificato di omologazione, anno: XY, 96-99
valutazione: non è consentito montare quello scarico: non coincide il numero identificativo del pezzo!
conseguenze: sanzione da €398,00 a €1.596,00, ritiro della carta di circolazione, revisione straordinaria obbligatoria (con obbligo di ripristino di componenti omologati e dotati di regolare documentazione) (Art.78 CdS)


CASO 4:

modello di moto, anno di immatricolazione, classe inquinamento: XY, 2003, euro 1
numero pezzo identificativo scarico after market: 3456
certificato di omologazione per il modello di scarico: 3456
direttiva/e a cui fa riferimento il certificato di omologazione: "97/24 Cap.9"
modelli di moto riportati nel certificato di omologazione, anno: XY, 2003
valutazione: non è consentito montare quello scarico: essendo la moto euro 1 lo scarico deve rispondere anche alla direttiva 97/24 Cap.5!
conseguenze: sanzione da €398,00 a €1.596,00, ritiro della carta di circolazione, revisione straordinaria obbligatoria (con obbligo di ripristino di componenti omologati e dotati di regolare documentazione) (Art.78 CdS)


CASO 5:

modello di moto, anno di immatricolazione, classe inquinamento: XY, 2010, euro 3
numero pezzo identificativo scarico after market: 4567
certificato di omologazione per il modello di scarico: 4567
direttiva/e a cui fa riferimento il certificato di omologazione: "97/24 Cap.9" "2002/51/CE fase B"
modelli di moto riportati nel certificato di omologazione, anno: XY, 2010-11
valutazione: siamo in regola


CASO 6:

modello di moto, anno di immatricolazione, classe inquinamento: XY, 2011, euro 3
numero pezzo identificativo scarico after market: nessuno
certificato di omologazione per il modello di scarico: nessuno
direttiva/e a cui fa riferimento il certificato di omologazione: nessuno
modelli di moto riportati nel certificato di omologazione, anno: nessuno
valutazione: lo scarico non può essere montato
conseguenze: sequestro e confisca dello scarico, sanzione da €80,00 a €318,00 (per montaggio di componenti non omologate), sanzione da €398,00 a €1.596,00 (per variazione delle caratteristiche tecniche del veicolo), ritiro della carta di circolazione, revisione straordinaria obbligatoria (con obbligo di ripristino di componenti omologati e dotati di regolare documentazione), sanzione da €155,00 a €624,00 per chi ha prodotto in italia/importato/venduto il componente. (Art. 72, 77, 78 CdS)


CASO 7:

modello di moto, anno di immatricolazione, classe inquinamento: XY, 2010, euro 3
numero pezzo identificativo scarico after market: 4567
certificato di omologazione per il modello di scarico: 4567
direttiva/e a cui fa riferimento il certificato di omologazione: nessuna: c'è solo scritto che il modello è omologato
modelli di moto riportati nel certificato di omologazione, anno: XY, 2010, euro 3
valutazione: lo scarico non può essere montato poichè il certificato di omologazione, non riportando le direttive di riferimento, non è valido: cercate quello giusto! Se non lo trovate:
conseguenze: sanzione da €398,00 a €1.596,00, ritiro della carta di circolazione, revisione straordinaria obbligatoria (con obbligo di ripristino di componenti omologati e dotati di regolare documentazione) (Art.78 CdS).


CASO 8 (con rimozione di db-killer o altra alterazione):

modello di moto, anno di immatricolazione, classe inquinamento: XY, 2010, euro 3
numero pezzo identificativo scarico after market: 4567
certificato di omologazione per il modello di scarico: 4567
direttiva/e a cui fa riferimento il certificato di omologazione: "97/24 Cap.9" "2002/51/CE fase B"
modelli di moto riportati nel certificato di omologazione, anno: XY, 2010-11
valutazione: lo scarico non può essere alterato e si ha la perdita dell'omologazione!
conseguenze: sequestro e confisca dello scarico, sanzione da €80,00 a €318,00 (per montaggio di componenti non omologate), sanzione da €398,00 a €1.596,00 (per variazione delle caratteristiche tecniche del veicolo), ritiro della carta di circolazione, revisione straordinaria obbligatoria (con obbligo di ripristino di componenti omologati e dotati di regolare documentazione). (Art. 72, 77, 78 CdS)


Cosa fare se un agente ci contesta lo scarico che è in regola?
Purtroppo, per via di una non semplice regolamentazione, anche tra alcuni agenti delle forze dell'ordine non è ben chiaro quando uno scarico sia effettivamente in regola. Se quindi ci trovassimo in una situazione di questo tipo è opportuno spiegare con calma quanto sopra: nella stragrande maggioranza dei casi concluderemo la questione sul posto. Se invece proprio vi va male allora dovete far scrivere sul verbale il numero di omologazione del pezzo, che siete in possesso del certificato e, se del caso, che il terminale non è alterato. L'agente non può rifiutarsi di scrivere e, in questo modo, avrete le basi per farvi togliere la sanzione!
Ricordati di dimenticarti sempre delle cose che ti rendono triste, ma non dimenticare mai di ricordarti delle cose che ti rendono felice

Re: domanda stupida lavizzari 1100 su 8v se 23/12/2011 18:26 #48913

purtroppo questa è tutta teoria. In pratica ,lo sappiamo bene tutti, le alternative in caso di controllo sono 2:

alternativa 1 - al rappresentante della P.S. gli tiri tutto il filotto che hai postato prima cercando di convincerlo che hai ragione o quantomeno di confonderlo.
risultato1- ti lascia andare
risultato2-ti sequestra la moto,ti leva il libretto,ti dà il verbale e ti spiega come fare ricorso
Alternativa2- al rappresentante di P.S. fai gli occhi sgranati, dici che la moto l'hai comperata così, e che stavi correndo a portare le pastiglie alla nonna che ha un infarto
risultato1-ti lascia andare
risultato2-ti sequestra la moto,ti leva il libretto,ti denuncia per simulato allarme

A noi la scelta!!

Re: domanda stupida lavizzari 1100 su 8v se 23/12/2011 19:03 #48917

  • robywan
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  • Messaggi: 3918
mi hanno appena raccontato che hanno fermato uno alle tre di notte

scusa : ho portato i miei genitori a prendere il treno/pulmann per andare a Medjugorie

e lo hanno lasciato andare


































il discorso è che era tutto vero era veramente andato a portare i genitori

Re: domanda stupida lavizzari 1100 su 8v se 05/01/2012 19:05 #54215

diciamo la verità! per lo meno dalle mie zone, se non fai lo spericolato in moto e vai tranquillo è difficile che ti fermino, certo che se fà molto rumore!! un pò te la cerchi... ma non ti ritirino il libretto SOLO per uno scarico aftermarket OMOLOGATO anche se la legge prevede ciò, comunque stà al buon senso di chi ti ferma.

Re: domanda stupida lavizzari 1100 su 8v se 24/02/2014 18:07 #151607

  • ilmarione
@Grisokop
Ciao, ho letto il tuo post sul Lavizzari e cavolo ci sono rimasto male. ....ho scelto proprio il Lavizzari quello che si sdoppia per il mio Griso 1200 8v. ....
Perderò tutti sti cavalli ??? ....

Re: domanda stupida lavizzari 1100 su 8v se 24/02/2014 18:10 #151608

  • ilmarione
@Grisokop
E non posso fare nulla ???? Me lo da fra due gg...... sono mortificato. .... tanto bello ma 10 cv in meno ???????
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